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Maisie Williams de Il Trono di Spade parla di femminismo

scritto da Alice Giusti

Il suo ruolo ne Il Trono di Spade è uno dei più amati e forti: Arya Stark è ribelle sin da piccola e preferisce tirare con l’arco e combattere con la spada piuttosto che giocare con le bambole. È intelligente e sa cavarsela, scappa da Harrenhall e dal Mastino, fino ad approdare a Braavos, dove inizia l’addestramento per diventare a far parte degli Uomini senza Volto e riuscire a ottenere la sua vendetta per la morte dei suoi familiari. Anche l’attrice che la interpreta, Maisie Williams è determinata e ha le idee chiare su molti temi, incluso il femminismo.

Durante un’intervista a Entertainment Weekly, in cui Maisie ha parlato della sesta stagione de Il Trono di Spade che andrà in onda sul canale americano HBO dal 24 aprile, le è stato chiesto un suo parere sul dibattito sul femminismo e sul ruolo delle donne. La 18enne ha esordito dicendo che in una delle prime sue interviste le venne domandato se Arya fosse una femminista, ma che lei, avendo 12 anni all’epoca, non aveva la più pallida idea di cosa significasse questo termine. “Più tardi mi è stato spiegato il significato di questa parola. E ho pensato ‘non lo sono tutti’? Purtroppo ho poi realizzato che non tutti sono femministi”, ha spiegato Maisie, “Allo stesso tempo, però, penso che dovremmo smettere di chiamare le femministe con questo termine, ma semplicemente iniziare a chiamare chi non è femminista ‘sessista’ – mentre gli altri sono semplicemente umani. Si può essere persone normali o sessiste”.

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Il punto fondamentale nel ragionamento di Maisie è che in realtà le etichette in genere si affibbiano solo a persone negative o che si comportano male: per rifuggire dalla connotazione negativa che spesso viene data al termine femminismo, meglio non utilizzare questa parola, ma, al contrario, accusare chi non lo è di sessismo, che è sì una mentalità da disprezzare. “Per quanto riguarda Trono di Spade, nello specifico, il dibattito sul perché le donne siano trattate male o bene è sempre stato presente. Ma vale lo stesso per i ragazzi, le ragazze, gli uomini e gli animali” ha continuato l’attrice, “le tematiche sono molto forti e oscure. Capisco che molte persone non vogliano vedere alcuni tipi di scene. Mi infastidisce pensare che molte persone si sentano disturbate da quello che vedono, ma ci sono anche tante altre cose che io, ad esempio, preferirei non vedere”. Il riferimento è alla polemica che si è scatenata sulle troppe scene di violenza sulle donne ritenute eccessive e non necessarie da molti spettatori.

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