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Ultimo: l’audio e il testo dell’inedita Poesia per Roma

scritto da Giovanna Codella
ultimo poesia per roma

Sul palco dell’Olimpico, Ultimo ha ripercorso la sua storia, partendo dalla canzone che ha dato il titolo al suo ultimo album, che è uscito lo scorso aprile  e che è in testa alla classifica dei dischi più venduti in Italia nei primi sei mesi del 2019.

Il cantautore ha dedicato anche una poesia in musica in romanesco, intitolata Poesia per Roma, pubblicata a mezzanotte sulle piattaforme di streaming: “L’ho scritta quando ero in vacanza, a Capodanno, dall’altra parte del mondo. Poi mi sono voltato e di fronte a me ho trovato una bandiera con i colori giallorossi“, ha raccontato Ultimo per Rockol.it.

Audio

Testo 
So dieci giorni che sto fori
dici sorridi e dentro muori
a me m’hanno stancato tutti
donne, auto, amici a volte
eppure de te io non me stanco
a volte penso ar Tevere e poi canto
anche se Roma non è solo centro
per me sei bella come un dubbio spento
come un rifugio per un ladro
sei bella come l’angelo e il peccato
te pare poco, di’ te pare poco essere immortale?
quando te spegni e avvii er tramonto
che bellezza che rimane
sei bella pure senza mare
lì giù ai Parioli sono belli i ragazzetti
ma per me non valgono du occhi
sopravvissuti a sti’ parcheggi
ché Roma è er Colosseo ma non non è solo quello
Roma è sta panchina rotta
che da sogni a quer pischello
Roma è una finestra aperta
piena di mollette e panni
è un bimbo cor pallone
che è partito da San Giovanni
mio padre mi portava le domeniche allo stadio
ancora tengo con gran cura
la prima sciarpa nell’armadio
Roma Capoccia der mondo infame
il mio primo saggio da bambino
la cantai col cuore
nun è San Pietro ma sta chiesa
che sta a pezzi
la vera Roma sta nei vicoli
che te turista non apprezzi
è na battaglia persa co i politici corotti
mi parli e dopo ridi perché, Roma, te ne f****
è un pranzo a casa mia co gli amici di na vita
quelli che perdono a tre sette
e se la pijano con la sfiga
voi sta tranquillo senza troppe cianfrusaglie
te casca il mondo sulle spalle
e trovi forza dentro un daje
so dieci giorni che sto fori
e come me manchi
domani torno e prima cosa vado a pija du guanti
perché per scrivere de te ce vo’ rispetto
grazie de esser rimasta accesa
quando non c’avevo un letto

E voi cosa ne pensate della Poesia per Roma di Ultimo?