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TwittaStorie, la storia d’Italia in 140 caratteri: ecco il vincitore di Napoli

scritto da Alice Ziveri
twittastorie

Una sfida sta travolgendo il mondo degli internauti: TWITTASTORIE, il contest realizzato da Telecom Italia in collaborazione con Show Reel, ideato esclusivamente per il pubblico del web e finalizzato a trasformare in cortometraggio la più suggestiva ed efficace descrizione in 140 caratteri di tre città italiane, Napoli (The Jackal), Roma (Cosimo Alemà) e Genova (Alessandro Piva).

Tra le oltre 200 storie provenienti dal capoluogo partenopeo, The Jackal ha selezionato i 140 caratteri di ZioPeX: “A #napoli le voci nei vicoli sono un concerto allegro che ti ricorda il senso di essere Vivo #twittastorie”. Nel corso di questa settimana, il giovane gruppo videomaking indipendente e ideatore della serie Lost in Google trasformerà il tweet in un esclusivo video da 60” che sarà visibile su YouTube.

Daniele Doesn’t Matter, uno tra gli youtuber più seguiti in Italia, ha creato il video Ci eravamo quasi, ma anche no  con i tweet che si sono maggiormente contraddistinti per originalità e simpatia.

Per poter partecipare ai prossimi appuntamenti con il contest, basterà twittare (#twittastorie) o “postare” sull’apposita tab della pagina ufficiale di Telecom Italia di Facebook i 140 caratteri ispirati dalle città di Roma e Genova. Sul canale Youtube Telecom Italia è possibile visualizzare il webspot del concorso, realizzato da Fabrizio Oggiano (regia e montaggio), Flavio Moretti (Special FX), e visibile qui.

La maggior parte delle persone, almeno una volta, hanno avuto un’idea grandiosa per un film, ma non sapendo come fare hanno rinunciato … grazie al TwittaStorie ora potranno prendersi la loro rivincita personale.

La The Jackal nasce a Napoli nel 2005. È fondata da sei ragazzi giovanissimi, accomunati dalla passione per il cinema e per tutto ciò che riguarda il mondo dell’audiovisivo. Quello che da subito caratterizza il gruppo è un’azione vera e propria di sciacallaggio verso la settima arte e la web culture in generale, smantellate e ricostruite in corti e faketrailer parodici che fanno il verso ai grandi del cinema, inoltre spesso usati come contenitore di argomenti di carattere sociale.