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Una star di Instagram abbandona i social: troppo finti

scritto da Francesca Parravicini

In questi giorni mi si è rotto il cellulare. Mi sono ritrovata a viaggiare sui mezzi pubblici circondata da persone totalmente prese da smartphone e social. E mi sono resa conto della dipendenza allucinante che ho e che tutti abbiamo nei confronti della “vita digitale”. Svariate volte ho pensato “oggi ho un look carino, potrei postare una foto su Facebook“, “adesso potrei postare questa frase” e provavo una sorta di ansia nell’impossibilità di farlo. Vergognandomene un po’. Eppure è una grande verità dei nostri tempi: siamo letteralmente ossessionati dai social. In queste grandi piazze virtuali creiamo una persona alternativa, che spesso però, si distacca da quella che è la nostra essenza.

E’ il caso di Essena O’Neil. Questa sedicenne australiana era una vera e propria star del web, con oltre 500.000 followers su Instagram e 200.000 su Youtube. Non è difficile capire il perché. Una ragazza bella, bionda, magra, vestita all’ultima moda, protagonista di quella che sembra una vita perfetta. Ma era davvero così perfetta? Improvvisamente Essena ha cambiato il titolo del suo account di Instagram in “Social Media Is Not Real Life” e ha rimosso oltre 2000 foto.

Dietro scatti apparentemente naturali e rubati si nascondeva tanta costruzione. Più i suoi post diventavano popolari, più si sentiva importante. E con i grandi numeri sono anche arrivate sponsorship e offerte di lavoro. Eppure Essena si sentiva molto infelice. La vita fittizia valeva molto di più di quella reale: passava ore a cercare il selfie perfetto da postare, con il giusto outfit ovviamente, nella posa perfetta per sembrare più magra, con gli scenari più belli, per dare l’impressione di una “good life”: “ero ossessionata da quello che gli altri pensavano di me, perché mi esponevo subito. Ero veramente ossessionata. Credevo che il numero di likes e followers fosse collegato al numero di persone che mi apprezzavano. Non me ne sono neanche accorta, ma i social networks erano diventati la mia unica identità. Non sapevo neanche chi ero senza”. A questo proposito Essena ha deciso di lanciare il sito Let’s Be Game Changers, per raccontare la sua storia e spingere altri ragazzi e ragazze a seguire il suo esempio.

Possiamo avere milioni di followers, ricevere valanghe di commenti positivi, ma quando facciamo log out rimaniamo soli con noi stessi. E tutto l’impero di perfezione che abbiamo costruito crolla inevitabilmente. Impariamo a staccare gli occhi dallo schermo e osservare il mondo, a specchiarci nella bellezza che c’è intorno a noi, non a quella finta costruita su un selfie. Quel tipo di realtà che condividiamo solo con le persone che tengono davvero a noi e che non ha bisogno di like.

Cosa ne pensate dell’ossessione per i social network?

Why I think social media sucks from Essena O’Neill on Vimeo.