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One Piece: perché il manga è così lungo? Le dichiarazioni di Oda

scritto da Marco Della Corte
One Piece: perché il manga è così lungo? Le dichiarazioni di Oda

Molti di noi si saranno chiesti almeno una volta, come mai il celeberrimo fumetto One Piece sia così lungo. Dal 1997, il manga giapponese viene settimanalmente pubblicato su Weekly Shonen Jump della casa editrice Shueisha. Dopo 20 anni, la creatura di Eichiro Oda è entrata di diritto nel mondo della cultura pop, divenendo uno dei titoli fumettistici più apprezzati a livello internazionale.

Eppure, ci si chiede come mai, dopo ben due decenni di avventure, le avventure di Rubber e della sua strampalata ciurma non siano ancora terminate. A darci una piccola spiegazione è lo stesso autore, Eichiro Oda, durante una recente intervista.

One Piece: un manga che dura da 20 anni, le spiegazioni di Oda

One Piece è un manga che dura oramai da 20 anni e sembra che, nonostante le numerose avventure trascorse in questo lunghissimo periodo di tempo, la storia di Monkey D. Rufy (detto Rubber per i suoi poteri derivanti dal frutto Gum Gum) sia ben lungi dall’essere conclusa. Ultimamente, Eichiro Oda ha fornito alcune interessanti spiegazioni al riguardo: ‘La ragione per cui One Piece sta andando ancora avanti – ha affermato l’autore – dopo 20 anni, è a causa della Flotta dei Sette’.

Oda ha spiegato come, almeno inizialmente, la storia fosse basata solo sui quattro imperatori (che ricordiamo essere al momento Big Mom, Barbanera, Shank e Kaido) e di come la storia dovesse durare soltanto cinque anni. Tuttavia, Eichiro Oda era affascinato dall’inserire nel fumetto anche questa flotta composta da sette potentissimi pirati, costringendolo quindi a prolungare la prosecuzione del manga.

One Piece: le origini della Flotta dei Sette

Ci si chiede perché proprio sette componenti della flotta e non qualcuno in meno. Oda ha spiegato che il motivo è molto semplice: il numero sette suonava meglio rispetto ad altri! L’autore di One Piece ha ammesso di non avere comunque nessun rimpianto, in quanto si è divertito ad inserire nel suo fumetto tutto ciò che voleva.

E poi diciamocelo pure: in giapponese la parola Shichibukai (Flotta dei sette) è molto più altisonante di Nibukai (Flotta dei due) o Gobukai (Flotta dei cinque)!

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