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FIMI: cambia il funzionamento della classifica degli album in base allo streaming

scritto da Alberto Muraro

La FIMI, Federazione dell’Industria Musica Italia, ha annunciato quest’oggi, 3 luglio, una piccola grande rivoluzione che a partire dal 7 luglio coinvolgerà le sue classifiche, pubblicate settimanalmente: dalla prossima settimana, infatti, nella graduatoria degli album, assieme a download e vendite dei dischi fisici, verrà calcolato anche lo streaming.

I metodi di valutazione degli streaming audio rilevati da GfK Retail and Technology Italia erano già inclusi per i calcoli relativi ai singoli e verranno applicati in modo modo simile anche ai dischi: a breve, dunque, 1300 stream equivarrano al download o all’acquisto di un album (nel caso dei singoli a 130 stream corrisponde un download).

Tramite l’applicazione di alcuni metodi di correzione, da questo momento in poi,, una singola canzone non potrà contare più del 70%  nel calcolo finale per l’ascolto di un disco, in altre parole 1300 stream di un singolo non corrispomderanno ad un album intero. Il secondo limite imposto è quello del tetto massimo di ascolti al giorno: ogni ascoltatore ne avrà infatti un massimo di 10 al giorno e, per poter definire una canzone “ascoltata”, il brano dovrà essere fruito per almeno 30”.

La scelta di FIMI riflette i tempi che corrono, dove lo streaming risulta sempre più importante per decretare il successo di un artista: fra i cantanti che più di recente ha registrato numeri record proprio grazie allo stream troviamo Ghali, rapper in grado di battere qualunque record grazie ai suoi singoli Ninna Nanna e Pizza Kebab proprio in funzione di piattaforme come Spotify.

Che cosa ne pensate del cambiamento delle regole della FIMI?