GingerGeneration.it

The 100: recensione dell’episodio 4×05 – The Tinder Box

scritto da Paola Pirotti
The 100 Clarke Roan

La guerra sta arrivando…o forse no?
Se pensavate che questa stagione sarebbe ruotata solo intorno all’Apocalisse, dovrete ricredervi. Certo, tutto in The 100, gira intorno all’idea di sopravvivere alla fine del mondo, ma vani sembrano i tentativi di riuscirci. Dopotutto, c’è sempre qualcosa di immediato che distoglie i nostro protagonisti dalla minaccia futura.

Risorta Octavia (e nato l’ennesimo problema) si srotola il nuovo episodio.

Il filo conduttore di questo quinto episodio sono i discorsi motivazionali. Almeno tre personaggi, in quest’episodio, si ritrovano a dover convincere qualcuno che sta facendo la cosa sbagliata.

Octavia, finalmente fragile e ormai distrutta, cerca di fermare Ilian dal distruggere Arkadia. Bellamy, incatenato e al fianco di Echo, tenta di impedire a Riley di uccidere Roan – scatenando così una guerra. La stessa guerra che Clarke, ancora una volta, riesce a fermare facendo ragionare l’impetuoso Re della Ice Nation.

The 100

Gli intrecci relazionali che vanno a crearsi in questo episodio sembrano portar un po’ di speranza e solidarietà nel mondo di The 100. Quanto può durare, dunque? Meno di un battito di ciglia, a quanto pare. Tra i momenti peggiori, infatti, scopriamo che Raven e Abby stanno subendo effetti molto controversi dell’invasione mentale di A.L.I.E. ancora molto forte in loro due. Temiamo che qualcuno finirà seriamente per farsi male. E dato che Raven è un personaggio molto amato (non che questo abbia mai fermato Jason Rothenberg) qualcosa ci dice che a morire, questa volta, potrebbe essere proprio Mamma Abby.

The 100 abby

Al di là delle supposizioni: per buona parte dell’episodio, The 100 è sembrato tornare alle sue origini. Quelle senza tecnologica, ma solo tensione sociale e politica. Ostaggi, condizioni, alleanze e patti. Questo è il lato più affascinante e vivace di uno show che si indirizza ai giovani, ma in modo intelligente. La trovata fantascientifica di A.L.I.E. ci fa un po’ storcere il naso per paura che possa rivelarsi qualcosa di poco credibile. Ma per adesso, incrociamo le dita.

Ogni episodio sembra presagire il peggio a discapito dei nostri (sfigatissimi) personaggi.
La distruzione dell’Arca, se ci è permesso dirlo, è un sollievo. In questo modo tutti dovranno collaborare per salvare la Terra. Niente caste o privilegiati.

Cosa ci è piaciuto?

  • Clarke e Roan sono due alleati che non ci stanchiamo di vedersi confrontare. Sono entrambi furbi, leali e non hanno paura di provocarsi e fidarsi.
  • Il sorriso di Raven. Lasciate sorridere Linsdey Morgan e andrà tutto bene. Questa è la Raven che ci piace. Anche se puntare sempre a lei per la sofferenza, può essere noioso.
  • Monty si è rivelato interessante, quando non è con Jasper può diventare un bel personaggio secondario. Che il destino abbia qualcosa in serbo per lui?
  • La tensione, durante tutto l’episodio, dell’imminente scontro che si è risolto con le parole.

Cosa non ci è piaciuto?

  • Siamo ancora disorientati da quella storia dell’Octavia quasi morta, ma ancora viva entro la fine del nuovo episodio. Non che ci dispiaccia, anzi. Solo che non se n’è capito ancora il motivo.
  • La trama fantascientifica comincia ad osare troppo. Less is more è ancora un bene. Troppa alta tecnologia potrebbe non essere credibile.

Cosa ne pensate del nuovo episodio di The 100?