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Inedito, il ritorno di Laura Pausini, esce oggi: “Sono una cantante, e non smetterò mai di essere una cantante”

scritto da Alice Ziveri

L’ultimo countdown verso l’11 del mese, per i fan di Laura Pausini, finisce oggi: l’11/11/2011 è la data tanto attesa di uscita dell’ undicesimo album, Inedito, che arriva dopo due anni di pausa.
Duecentomila copie già prenotate e un tour internazionale, che parte quasi a ridosso dell’uscita dell’album, con già duecentomila biglietti venduti.
L’uscita-evento si è festeggiata ieri a Milano, con un flashmob che non poteva capitare in una giornata migliore: dopo giorni di pioggia, ieri piazza Duomo era illuminata dal sole e sovrastata da un cielo terso. Centinaia di persone si sono accalcate per vedere cosa succedeva, perchè tanti erano vestiti di rosso, bianco e nero.
Verso la una e mezza Laura è arrivata in piazza, ha raggiunto i ballerini ed ha girato un video sulle note di Non ho mai smesso, il secondo singolo che inizia a girare in radio in contemporanea con l’uscita di Inedito.

L’album

E Non ho mai smesso è proprio la canzone che Laura ha dedicato al suo rapporto con la musica, una confessione di come, nonostante il break che ha voluto prendersi, non ha mai smesso di amare il proprio lavoro, la musica, il canto, e tutte le persone che le permettono ogni giorno di vivere questa passione.
Bellissima e raggiante, in un vestito nero, oro e porpora, gioielli tentennanti e boccoli leggeri, Laura dà il benvenuto con un gran sorriso.
Non vedevo l’ora di tornare, non ce la facevo più” con queste parole Laura inizia la conferenza stampa di presentazione del suo ultimo disco.
Un disco inedito come inedito è il silenzio, la pace e la semplicità in cui si è trovata immersa quando, dopo anni in corsa e in giro per il mondo, è tornata a casa sua, riscoprendo la bellezza di piccoli gesti quotidiani. E meravigliandosi di riscoprire i rapporti familiari in età più adulta, in particolare quello con la madre ( a cui è dedicata una canzone dell’album, Tutto non fa te).
E’ un disco che, musicalmente, presenta qualche piccola novità, qualche azzardo che devia un po’ dalla “classica Pausini” – soprattutto nei duetti con Ivano Fossati (Troppo tempo), Gianna Nannini (Inedito) e con Silvia Pausini, sua sorella (Nel primo sguardo). Ma in generale, resta un album molto fedele a quella Laura Pausini che tutti conosciamo: “Dopo aver ricevuto quasi 256 canzoni, e dopo aver provinato quasi definitivamente 74 di queste, mi sono resa conto che stavo per scegliere le canzoni che dovevano rappresentarmi […] e nonostante abbia delle influenze musicali diverse rispetto al passato, mi sono ritrovata a scegliere 14 brani che, riascoltandoli, non sono un cambiamento… sono me“. Poco importa se si sentirà dire che è “il solito disco della Pausini”, perchè è la trasparenza quella che cerca, e se questa è la musica che la rispecchia non sente che sia necessario un cambiamento per avere un’evoluzione.
Laura ha molto da raccontare su ogni singola canzone: fin dal primo singolo, Benvenuto, dedicato alle persone autentiche e sincere che, anche se diverse, non hanno paura di mostrarsi come sono. Una canzone ottimista, che ha voluto imporre come primo singolo per tutti i paesi, anche rischiando. Nel primo sguardo è, invece, una canzone delicata, sussurrata, accompagnata da un’armonica a bocca; è una testo che parla di fiducia, un testo che il cuore di Laura ha associato spontaneamente alla sorella Silvia. “Eravamo molto piccole, e io già facevo finta di fare la cantante, nella mansarda dei miei genitori. Usavo la nappa delle tende per fare il microfono. All’inizio cantavo i cori sui dischi che mettevo su, poi ho fatto un upgrade e ho cominciato a cantare sulla voce solista: a quel punto mia sorella, costretta da me, doveva farmi i cori. Ovviamente non era felicissima, ma io ero la maggiore e quindi doveva fare come dicevo io!” Laura racconta di come abbia dovuto quasi trarla in inganno per farla cantare con lei, un giorno che lo studio era vuoto, promettendole che non sarebbe uscita di lì. “E’ un regalo grandissimo che mi ha fatto. In realtà è contentissima, ed è un ricordo bellissimo per la nostra famiglia“.
Ti dico ciao, il pezzo che chiude l’album, è un saluto al suo migliore amico che se ne è andato qualche tempo fa, Mi tengo parla di una sensazione nuova per lei, quella di poter troncare un rapporto conservando tutto ciò che di buono ha lasciato, senza rabbia nè rancore.
Una canzone che la cantante romagnola reputa una delle più importanti della sua carriera è Troppo Tempo, scritta per lei da Ivano Fossati e incisa con un suo assolo di chitarra e il suo accompagnamento vocale nel ritornello. “La sua scrittura è molto diversa dalla mia, e mi ha permesso di utilizzare delle note vocali e sperimentare dei colori della voce che fino a questo momento non vi avevo mai fatto ascoltare: la canzone inizia con dei toni molto gravi e finisce con una nota altissima“.
C’è poi Bastava, pezzo presentato da Eleonora Crupi a Sanremo Lab un paio di anni fa, con scarso successo, Laura l’ha sentito e se ne è innamorata, ritrovandosi profondamente in quelle parole: “Ora è una canzone che appartiene a due persone, a me e ad Eleonora. Ho cambiato solo due parole, ma era pronta, era nel mio destino” e diventerà un singolo dell’album.
E come non citare Inedito, che tira fuori la parte più rock, più tarra o più ruspante, come la chiama Laura.

Il tour

Il tour, lunghissimo, partirà il 22 Dicembre con sei date milanesi e cinque date romane, di cui due molto speciali: quella di Natale e quella di Capodanno. Proseguità poi in America Latina, tornerà in Italia e nelle principali città europee, per trasferirsi all’inizio dell’estate negli Stati Uniti e, novità dell’ultimo minuto, tre date all’Arena di Verona a Giugno.
Laura ha scelto una band di musicisti giovani per stare con lei sul palco, e nonostante alcune polemiche lei sente che spesso siano proprio i giovani a poter dare di più, quelli che ancora non sono caduti nell’abitudine e che hanno l’entusiasmo (nonostante invece, sul disco, ci siano tanti nomi di professionisti internazionali). I concerti vedranno dei momenti diversi con scenografie che si adattano ad ognuno, dagli acustici, a quelli pop, rock e, novità di questo tour, dance.
La regia è di Marco Balich, stage designer e un lighting designer hanno lavorato con le più grandi rockband del mondo, e per la prima volta ci saranno dei ballerini e dei costumi creati appositamente per il tour.
Avete già preso i vostri biglietti?

Guarda le immagini del flashmob:

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