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Why Don’t We: “non ci vogliamo uniformare alle linee guida del pop” (INTERVISTA!)

scritto da Alessia Bisini

I Why Don’t We sono il fenomeno pop del momento, il cui debutto nella scena musicale internazionale è uno dei più chiacchierati dell’ultimo anno.

Il gruppo è composto da Daniel Seavey, Zach Herron, Corbyn Besson, Jonah Marais Jack Avery e guidati dalla buona stella di Ed Sheeran, che ha scritto per loro il fortunato singolo Trust Fund Baby – prodotto dall’hitmaker britannico Steve Mac (Ed Sheeran, Liam Payne, Clean Bandit) – i cinque ragazzi hanno già collezionato grandi successi: oltre 21 milioni di streams per questo singolo, più di 18 milioni di views per il video diretto da  Jason Koenig,  un EP al’ N°1 della Pop Albums Chart di iTunes e l’ultimo lavoro, Invitation, al 1° posto nella classifica generale di iTunes.

Dopo l’EP di debutto Only The Beginning e il successo Something Different, è stato l’EP della scorsa estate, Why Don’t We Just, il primo a esplodere, raggiungendo il N°1 delle classifiche di iTunes. Lo scorso settembre invece, per festeggiare il primo compleanno della band, è stato pubblicato il quarto e ultimo EP, Invitation, un successo ancora più ampio visto che ha debuttato alla N°1 della classifica generale di iTunes in sei territori tra cui gli Stati Uniti.

Venerdì è in arrivo il loro ultimo singolo, Hooked, e stasera la band sarà in concerto ai Magazzini Generali di Milano. Noi di GingerGeneration.it li abbiamo incontrati proprio in occasione della loro prima visita in Italia e la band ci ha raccontato come stanno vivendo questo momento ricco di successi e di traguardi.

Guarda il video ufficiale di Hooked, il nuovo singolo dei Why Don’t We uscito oggi:

Why Don’t We: Pensiamo che qualsiasi ragazzo sogni di far parte di una boyband crescendo. Tuttavia, noi non ci consideriamo una boyband nel vero senso della parola. Siamo cinque ragazzi che si sono uniti per fare musica, ciascuno con le proprie idee e la propria personalità.

Quali sono le vostre influenze musicali? 

Il nostro genere preferito, oltre al pop, è l’r’n’b. Apprezziamo molto Post Malone e senza ombra di dubbio Ed Sheeran, che ha scritto per noi il singolo Trust Fund Baby. Collaborare con lui è stato un sogno, anche perché abbiamo avuto modo di conoscerlo bene e di poter imparare da lui, umanamente e artisticamente parlando. 

Parlando proprio di Ed Sheeran, vi ha dato qualche consiglio?  

Ci ha detto semplicemente di ess ere noi stessi. Ed è una persona con i piedi per terra ed è stato veramente figo poter lavorare con lui in studio, in quanto noi siamo ancora degli artisti emergenti e alle prime armi. 

Come descrivereste il vostro sound? Come riuscite ad essere “unici” nonostante la spietata concorrenza che caratterizza l’industria musicale? 

Cerchiamo sempre di uscire dagli schemi di una boy-band convenzionale. Il nostro punto di forza, ciò che pensiamo ci renda veramente unici nel mercato discografico odierno, risiede nella capacità di saper rischiare con la nostra musica. La musica pop è caratterizzata da rigide “linee guida”, che numerosi artisti tendono a rispettare. Noi proviamo sempre ad andare oltre, rompendo gli schemi e questo sembra piacere ai nostri fans. Sicuramente è parte più divertente e soddisfacente del nostro mestiere.

Come vi siete sentiti la prima volta che avete ascoltato una delle vostre canzoni alla radio? 

Eravamo a Los Angeles e stavamo andando a pranzo tutti insieme in un ristorante italiano. Quando ci hanno comunicato che avrebbero passato uno dei nostri brani alla radio, abbiamo immediatamente disdetto la prenotazione al ristorante in questione e siamo corsi in auto per essere testimoni in prima persona di quel momento. è stato veramente surreale! 

Avete rilasciato quattro EP, ma immagino che stiate già lavorando ad un vero e proprio album!

Assolutamente sì! Rispetto agli EP, ci stiamo prendendo più tempo per lavorare al nostro primo disco. Stiamo scrivendo nuove canzoni, ci stiamo divertendo e daremo il massimo per i nostri fans. 

Qual è il messaggio che sperate di trasmettere ai vostri fan con le vostre canzoni?

Vogliamo trasmettere un messaggio positivo, delle buone vibrazioni come si suol dire. Speriamo di cuore che ascoltando i nostri pezzi i fans si divertano. 

 

Domani ci sarà il vostro primo concerto in Italia, ai Magazzini Generali. Cosa vi aspettate dal pubblico italiano? 

Siamo veramente emozionati! Si tratta della nostra prima visita in Italia e ti assicuriamo che è veramente surreale essere qui e dover preparare uno show che potrebbe anche essere per dieci persone, ma è comunque un pubblico nuovo con delle aspettative. Per noi significa molto essere qui in questi giorni. 

Avete un rituale pre-concerto che vi accompagna ad ogni data? 

Abbiamo una stretta di mano speciale che si scambiamo sempre prima di salire sul palco, è una sorta di porta fortuna. 

Avete avuto modo di incontrare qualche fan italiano in giro per la città? 

Si, siamo stati in Piazza Duomo e abbiamo incontrato circa un gruppo nutrito di fans. è stato bellissimo! 

Qual è la cosa più pazza che un fan ha fatto per voi? 

C’è una ragazza che ci ha seguito per tutte le date del tour americano ed erano in totale 40.  Una volta finito il tour negli Stati Uniti pensavamo che non l’avremmo più vista e invece ci ha seguito anche in Europa. Ieri sera invece, quando stavamo tornando sul nostro tour bus, una ragazza ci ha lasciato il suo numero di cellulare a Jonah. 

Come vivete la lontananza da casa, essendo spesso e volentieri in tour?

Ci siamo abituati nel corso del tempo, ma per fortuna possiamo contare quotidianamente l’uno sull’altro. Nonostante ci piaccia girare il mondo, ci capita di sentire la mancanza di casa. In ogni caso, ciò che sta succedendo nella nostra vita è perfettamente in linea con ciò che i nostri coetanei stanno vivendo in prima persona, ovvero andare al college, lasciare la propria casa etc. Senza dubbio è uno step naturale.

 

Non perdetevi in concerto i Why Don’t We questa sera ai Magazzini Generali di Milano!