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Università: Gli studenti in Erasmus riusciranno a votare?

scritto da Laura Boni
erasmus

Poter fare un periodo in Erasmus è un’occasione molto interessante, che tantissimi studenti in tutta Europa colgono al volo durante l’università, ma essere all’estero, in questo periodo, potrebbe costare a molti il diritto di votare alle elezioni politiche. “Lanciamo un appello al Parlamento, al Presidente della Repubblica e a tutte le forze politiche affinché sia immediatamente corretto questo errore e possa essere garantito con una Legge ordinaria […] a 25.000 mila studentesse e studenti l’esercizio del diritto di voto in occasione delle prossime elezioni politiche nazionali, o in estrema alternativa dei rimborsi di natura economica sui costi del biglietto per tutti gli universitari che vorranno tornare in Italia a votare ” hanno lanciato in questi giorni l’appello i ragazzi del LINK- Coordinamento universitario, che hanno chiesto a gran voce che venga garantito dallo Stato italiano anche agli studenti in Erasmus la possibilità di votare.

Gli studenti in Erasmus, infatti, si trovano in una specie di limbo, perché non sono residenti all’estero (poiché ci risiedono solo pochi mesi), quindi non posso essere considerati tra gli Italiani all’estero, ma fisicamente non possono essere in Italia per votare. Quindi cosa fare? Così nell’arco di poche ore la questione ha fatto il giro del Paese ed è arrivata alle orecchie dei diretti interessati:  stando a quanto riportato dal Corriere della Sera, infatti, Mario Monti in persona ha deciso di intervenire invitando il Ministro dell’Interno e quello degli affari Esteri “a fare tutto quanto è possibile per consentire il voto” agli studenti Erasmus. Probabilmente per arrivare ad una soluzione definitiva del problema occorrerebbe una normativa del tutto nuova simile a quella che consente ai ricercatori all’estero e ai militari in missione di esercitare il diritto di voto. Anche in questo caso, infatti, bisognerebbe passare per le ambasciate e per i consolati iscrivendo gli studenti alle liste dell’Aire a cui fanno capo gli italiani all’estero. Considerando questa strada è quindi un ottimo segno che il Viminale, a cui spetta il compito di veicolare le circa 25.000 schede elettorali dei ragazzi, abbia preso contatti con la Farnesina.

A favore degli studenti in Erasmus si è schierata anche l’Unione Europea, come riporta Corriere.it. Un portavoce della commissione non lascia dubbi: “Sosteniamo gli sforzi dell’Italia affinché non siano discriminati e possano votare”, alle prossime elezioni politiche. Dennis Abbott, parlando con i giornalisti a Bruxelles. “Non vogliamo criticare le regole italiane”, ha aggiunto Dennis Abbott, riconoscendo che le leggi elettorali sono di competenza nazionale degli Stati membri ma, ha sottolineato che “gli studenti all’estero non dovrebbero essere svantaggiati e la loro mobilità non deve essere disincentivata”.

Secondo voi gli studenti in Erasmus riusciranno a votare per queste elezioni?

Fonte: Corriere della Sera