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Michele Bravi: il suo avvocato fornisce aggiornamenti sulla sua posizione

scritto da Alberto Muraro

In un’intervista esclusiva concessa poche ore fa al Corriere della Sera, l’avvocato di Michele Bravi, Manuel Gabrielli, ci ha fornito ulteriori dettagli sull’attuale posizione del suo assistito.

Come di certo saprete, lo scorso 24 novembre Michele Bravi è stato coinvolto in un tremendo incidente stradale. Mentre si trovava alla guida di un’auto Enjoy, il cantante ha infatti investito una donna a bordo della sua motocicletta, uccidendola. La dinamica dell’incidente ancora non è chiara e non sappiamo con esattezza ciò che è accaduto. Quel che poco ma sicuro, purtroppo, è che il fatto è costato a Michele Bravi la pesantissima accusa di omicidio stradale.

Il legale dell’artista ha così commentato la vicenda e gli ultimi sviluppi sul caso:

Per prima cosa, bisogna ricordarsi che si sta parlando di una tragedia. Inutile girarci attorno. Una tragedia che ha colpito la vittima e la sua famiglia come Michele. Eppure in questi mesi ho letto attacchi immotivati a lui, fatti senza una conoscenza degli atti. È il motivo per cui ritengo ci sia un’esigenza, soprattutto da un punto di vista umano, di fare chiarezza».

Michele Bravi, secondo quanto rivelato da Gabrielli, sta comprensibilmente molto male. Ecco il motivo per cui l’artista è completamente sparito dalla circolazione e ha abbandonato tutti i suoi social. Come vi abbiamo raccontato qui, di recente il cantante ha condiviso un breve post sui suoi profili per cercare, in qualche modo, di rassicurare i fan. Si è trattato dell’unico contatto con il suo pubblico che Michele ha avuto dal giorno dell’incidente.

Michele Bravi

Manuel Gabrielli ha poi cercato di fare chiarezza sull’attuale posizione di Michele Bravi, sulla quale sono circolate, purtroppo, un sacco di fake news:

Semplicemente, ci è stato notificato da parte della Procura il termine delle indagini. Non c’è quindi nessun processo in atto. Noi abbiamo nominato un nostro consulente e posso dire che ci sono rilevanti elementi di innocenza, in grado di dimostrare la sua estraneità alla determinazione del delitto»

Riguardo all’esatta dinamica dell’incidente, l’avvocato di Michele Bravi ha tenuto a specificare:

Michele non stava facendo un’inversione a U, né una manovra vietata, ma una svolta a sinistra per entrare in un passo carraio. Un fatto confortato dalla Procura. Secondo: la moto veniva da dietro e ne stiamo analizzando la velocità; Michele nella svolta aveva già impegnato la linea di mezzeria e l’impatto è stato contro lo sportello posteriore dell’auto, lato guidatore. Inoltre, vi era spazio tra l’auto e il margine esterno stradale, in cui la moto avrebbe potuto superare.