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Ghali: il significato del testo di Cara Italia, la canzone dello spot Vodafone

scritto da Alberto Muraro

Il prossimo 26 gennaio Ghali pubblicherà il suo nuovo, attesissimo singolo, intitolato Cara Italia. Il pezzo, rimasto fuori dalla tracklist del fortunato Album, è divenuta molto celebre fra i fan per essere stata la colonna sonora dello spot Vodafone Shake.

Prima dell’uscita del brano su Spotify, Ghali ha messo mano ai suoi profili social per spiegare ai fan il significato del pezzo. Il brano è un’accorata dedica al nostro paese, una nazione che ha accolto il rapper e la sua famiglia (di origini tunisine) a braccia aperte, nonostante le sue contraddizioni.

Ecco le parole dell’artista a riguardo, raccolte in una bellissima lettera.

 

Cara Italia,

Ti dedico questa canzone che ho ideato tornando dal mio primo viaggio in America.
Non hai nulla da invidiare a questi grandi paesi che vediamo nei film.
Spero però che tu non ti offenda per aver risaltato i tuoi difetti, sappiamo tutti che sei bellissima ma questo serve a migliorarsi.


Cara Italia,
Ho scritto “sei la mia dolce metà” perchè è davvero così.
Tu mi hai visto nascere, mi hai cresciuto e ora che in ogni tuo angolo gridano il mio nome come posso voltarti le spalle?
Tu che sei la dimora dei miei desideri, il letto dei miei sogni.


Infinite le giornate di dolore tra le tue mura e infinite le notti di rabbia ma come potrei voltarti le spalle senza rimpianto?
Cara Italia,
Ti chiedo solo tre cose:
NON PARLARMI più di confini e non ti parlerò più con diffidenza.
NON SENTIRTI inferiore e io io mi sentirò all’altezza.
NON VEDERMI come un nemico e io ti vedrò come una sorella, un’amica, una mamma.
Spero che tu possa prendere in considerazione le mie parole.

Io T.V.B Cara Italia

Ghali.

Che cosa ne pensate di Cara Italia, il nuovo singolo di Ghali?

https://www.instagram.com/p/BeSvW7RBpHg/?hl=it&taken-by=ghali

Testo

[Strofa 1]
Fumo, entro, cambio faccia
Come va a finire si sa già
Devo stare attento, mannaggia
Se la metto incinta poi mia madre mi…
Perché sono ancora un bambino
Un po’ italiano, un po’ tunisino
Lei di Portorico, se succede per Trump è un casino
Ma che politica è questa?
Qual è la differenza tra sinistra e destra?
Cambiano i ministri ma non la minestra
Il cesso è qui a sinistra, il bagno è in fondo a destra
Dritto per la mia strada
Meglio di niente, más que nada
Vabbè, tu aspetta sotto casa
Se non piaci a mamma tu non piaci a me
Mi dici: “Lo sapevo” ma io non ci credo
Mica sono scemo
C’è chi ha la mente chiusa ed è rimasto indietro
Come al Medioevo
Il giornale ne abusa, parla dello straniero come fosse un alieno
Senza passaporto, in cerca di dinero

[Bridge]
Io mi sento fortunato
Alla fine del giorno
Quando sono fortunato
È la fine del mondo
Io sono un pazzo che legge, un pazzo fuorilegge
Fuori dal gregge, che scrive: “Scemo chi legge”

[Ritornello]
Oh eh oh, quando il dovere mi chiama
Oh eh oh, rispondo e dico: “Son qua”
Oh eh oh, mi dici: “Ascolta tua mamma”
Oh eh oh, un, dos, tres: sono già là
Oh eh oh, quando mi dicon: “Vai a casa!”
Oh eh oh, rispondo: “Sono già qua”
Oh eh oh, io t.v.b. cara Italia
Oh eh oh, sei la mia dolce metà

[Strofa 2]
Aspè, mi fischiano le orecchie
Suspense, un attimo prima del sequel
Cachet non comprende monete
Crash Bandicoot raccogli le mele
Nel mio gruppo tutti belli visi
Come un negro bello diretto a Benin City
Non spreco parole, non parlo con Siri
Felice di fare musica per ragazzini
Prima di lasciare un commento, pensa
Prima di pisciare controvento, sterza
Prima di buttare lo stipendio, aspetta
Torno a Baggio, io non me la sento senza
Shakera!
Il tuo telefono forse non prende nell’hinterland
Finiti a fare freestyle su una zattera in Darsena
La mia chat di WhatsApp sembra quella di Instagram
Amore e ambizione già dentro al mio starter pack
Prigionieri di Azkaban fuggiti da Alcatraz
Facevamo i compiti solo per cavarcela

[Bridge]
Io mi sento fortunato
Alla fine del giorno
Quando sono fortunato
È la fine del mondo
Io sono un pazzo che legge, un pazzo fuorilegge
Fuori dal gregge, che scrive: “Scemo chi legge”

[Ritornello]
Oh eh oh, quando il dovere mi chiama
Oh eh oh, rispondo e dico: “Son qua”
Oh eh oh, mi dici: “Ascolta tua mamma”
Oh eh oh, un, dos, tres: sono già là
Oh eh oh, quando mi dicon: “Vai a casa!”
Oh eh oh, rispondo: “Sono già qua”
Oh eh oh, io t.v.b. cara Italia
Oh eh oh, sei la mia dolce metà
Oh eh oh
Oh eh oh
Oh eh oh
Oh eh oh
Oh eh oh, quando il dovere mi chiama
Oh eh oh, rispondo e dico: “Son qua”
Oh eh oh, mi dici: “Ascolta tua mamma”
Oh eh oh, un, dos, tres: sono già là
Oh eh oh, quando mi dicon: “Vai a casa!”
Oh eh oh, rispondo: “Sono già qua”
Oh eh oh, io t.v.b. cara Italia
Oh eh oh, sei la mia dolce metà