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Coldplay: la recensione del concerto del 3 Luglio a San Siro

scritto da Martina Renna

I Coldplay sono famosi per la qualità dei loro concerti: musica, divertimento, ma soprattutto grande spettacolo.

Nonostante il concerto sarebbe dovuto iniziare alle 20.50, le luci si spengono solo trenta minuti dopo, alle 21.20, quando a San Siro risuona l’eco meraviglioso della cantante lirica Maria Callas: il pubblico impazzisce, e sul mega schermo del palco compare una cartina del mondo che indica tutte le date del mega tour della band. Tre ragazze italiane poi, sempre via video, incoraggiano il pubblico di San Siro a “dimostrare che il pubblico italiano è il migliore del mondo” e dopo pochi secondi Chris Martin, Jonny Buckland, Will Champion, e Guy Berryman fanno il loro ingresso sul palco cantando A Head full of Dreams.

Uno spettacolo meraviglioso, fatto di spalti scintillanti (ad ogni spettatore è stato fornito un braccialetto elettronico che si illumina a ritmo di musica) e canzoni cantate a squarciagola. Più volte Chris Martin si è detto stupito del grande entusiasmo dei 55 mila spettatori italiani, che hanno cantato tutte le canzone in coro, senza mai tacere.

I primi brani partono con il botto: fuochi d’artificio, palco dello stesso colore degli anelli; Yellow, The Scientist, Every teardrop is a waterfall. La band rimane sul palco principale, con Chris che come al solito corre su e giù per la passerella come un pazzo. Poi si passa alle canzoni più malinconiche, romantiche, con Always in my head, Magic, Everglow: un ragno sale sul piano di Chris e lui interrompe l’attacco scusandosi con il pubblico, che ride.

Palloncini colorati, palco arcobaleno e caleidoscopico: lo show dei Coldplay è un crescendo di colori e meraviglia. Durante Fix You lo stadio quasi si ferma, in una calma immobile e lenta. Tutti cantano, ad occhi chiusi, rincorrono il ritornello. Sul prato c’è una proposta di matrimonio, ma l’atmosfera è così sospesa che sono pochi ad accorgersene dagli anelli.

La band si sposta sul terzo palco, il più piccolo, e canta, tra le altre, Don’t look back in anger degli Oasis, già reinterpretata durante il concerto One Love Manchester. Con un asciugamano sul viso per raccogliere il sudore, Chris canta anche Us Against the World, la canzone scelta dai fan sui social.

Il concerto è un mix perfetto fra intrattenimento, sia scenico che musicale, e vera e propria emozione: difficile non seguire le istruzioni di Chris Martin e saltare a tempo con la musica, difficile non versare una lacrima o abbracciare un amico durante Fix You e Yellow.

Un concerto perfetto, organizzato fino al minimo dettaglio e mai banale, mai noioso. Alle 23.30, quando i Coldplay salutano il pubblico milanese e scendono dal palco, i 55 mila spettatori  raggiungono le uscite cantando tutti in coro i ritornelli delle loro canzoni. Uno spettacolo nello spettacolo.

 

SIETE ANDATI AL CONCERTO DEI COLDPLAY DEL 3 – 4 LUGLIO A SAN SIRO?