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Vampire Diaries, Ian Somerhalder: “Damon è arrabbiato ed infastidito”

scritto da Laura Boni

La terza stagione di Vampire Diaries è appena iniziata e già sta tenendo tutti fan con il fiato sospeso. The Hollywood Reporter ha intervistato Ian Somerhalder sul cosa accadrà nella terza stagione, del cambiamento di Damon da una stagione all’altra, dell’interpretazione del personaggio

Se rimasto colpito quando hai letto il copione della terza stagione per la prima volta?

Non mi ha sorpreso affatto. Ho iniziato a leggere lo script e nella prima metà della pagina c’è scritto che dovevo stare in piedi nudo. Ho trascorso un paio di giorni nudo sul set, ed è una cosa veramente importante per il mio legame non solo con me stesso ma anche con tutta la troupè. Nella terza stagione abbiamo fatto un passo avanti. Stiamo toccando molti punti fondamentali. Sappiamo di dover fare meglio in questa stagione rispetto alle precedenti due. Sono convinto di poterci riuscire.

Vi sentite sotto pressione a dover mantenere la qualità dello show alta per il resto della stagione?

C’è sicuramente una un bel pò pressione per mantenere questo alto livello di qualità. Si vuole fare sempre meglio, sennò non avrebbe alcun senso. Questo è il tipo di atteggiamento che abbiamo e che ci dà tanto successo, in virtù del fatto che stiamo lavorando nei tempi giusti e sul del buon e valido materiale, per far sì che il risultato migliori sempre di più.

Com’è cambiato Damon nella terza stagione, rispetto alla seconda?

Si potrebbe pensare che, in punto di morte, il cuore di Damon sia cambiato. No, non commettete errori, Damon è sempre lo stesso, con quel sorriso stampato sul volto in qualsiasi situazione. Certo, è cambiato molto, ma per essere onesto con te, lui è arrabbiato e infastidito. Essendo bloccato a Mystic Falls con Elena (Nina Dobrev), di cui è innamorato ma che deve anche proteggere essendo la ragazza di suo fratello Stefan (Paul Wesley), anche dovendo stare a testa bassa, per lui non sarà affatto facile. Per due stagioni ha cercato di essere come il fratello, senza però riuscirci. Tutto ciò che voleva era mordere qualche bella ragazza, ma adesso deve aiutare Stefan ha superare questa crisi. Inoltre [Stefan] se ne va in giro con Klaus (Joseph Morgan), e lui lo odia. Nella sua testa pensa qualcosa del genere: ”Sei in giro con questo tizio invece che con me, e mi hai lasciato a Mystic Falls con la tua ragazza di un secolo e mezzo più giovane di cui per giunta anche io sono innamorato? Accidenti”

Come è cambiata la tua interpretazione? O non lo è affatto?

In uno show televisivo con il proseguire delle stagioni, dobbiamo mantenere una trama interessante e solida anche se ci sono dei cambiamenti. [Il produttore esecutivo] Kevin Williamson ha detto che Damon deve avere un carattere bidimensionale. Come la vita che viviamo, noi cambiamo ogni giorno, e così deve essere anche per il mio personaggio. Questo anche se gli episodi dovessero essere 100, deve rimanere un punto fermo. Per mantenere le storie collegate, si deve conoscere sia il passato che il presente ed anche il futuro. Le esperienze, i legami, le nostre paure, quello che non ci piace, molto spesso sembra facile, ma in realtà non sempre è così semplice. Questo complica tutto.

C’è molto Ian in Damon…

Beh, l’aspetto che non ho in comune con il mio personaggio è l’istinto omicida, non sono un killer maniacale! La gente dice: “Come ti prepari per questo ruolo?” Non è che esco e uccido due ragazze della confraternita. Questa non sarebbe decisamente una buona preparazione!