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Ispezioni a tappeto nelle scuole superiori italiane

scritto da admin

Bomba, pioppa, spinello, ceppa, piva, truspa, cecio… o, se volete proprio chiamarlo con il suo nome comune, canna.
Tante parole diverse per indicare la stessa sigaretta contenente, oltre al tabacco, anche marijuana o hashish, lo stesso modo diffuso in tante scuole d’Italia di assumere sostanze stupefacenti.

Dopo che, il 16 Maggio scorso, un ragazzo di 15 anni è morto improvvisamente a scuola per essersi fumato del crack durante l’intervallo e che due minorenni sono stati arrestati dai carabinieri della stazione Monviso di Torino perché spacciavano a scuola durante l’intervallo, l’attenzione del mondo politico è tornata a rivolgersi allo scottante tema della diffusione delle droghe, pesanti e leggere , negli ambienti frequentati dai giovani e, in modo particolare, negli istituti scolastici superiori.

La proposta del ministro della salute Livia Turco consiste nell’invio, nelle scuole d’Italia, di squadre speciali di carabinieri, i Nas, per ispezionare a tappeto le classi e gli ambienti frequentati dagli studenti.

L’idea è stata criticata perché considerata in contraddizione con la politica precedente dello stesso ministro della salute, che aveva provveduto ad innalzare (raddoppiandola) la quantità di droga posseduta perché scattassero l’arresto e l’incarcerazione per spaccio di stupefacenti. La proposta è stata anche bollata come repressiva e lesiva della privacy degli studenti.

Le ipotetiche “ispezioni a tappeto”, dei Nas non vanno però confuse con le ispezioni effettuate negli anni passati con unità cinofile di polizia: i Nas (nuclei autosofisticazioni e sanità), che sono squadre di carabinieri già specializzate in vigilanza sul settore agroalimentare, ispezioni negli ospedali, vigilanza sui farmaci e lotta al doping, opererebbero nelle scuole con tecnologie avanzate per il monitoraggio delle sostanze stupefacenti esistenti nell’aria interna agli istituiti, nell’acqua in uscita dai bagni, nei residui del fumo trovati per terra (come i mozziconi di sigaretta).

Secondo la proposta della Turco i Nas entrerebbero nelle scuole “con discrezione” (ossia senza interventi “a gamba tesa”, che darebbero l’impressione di un’azione di forza) e su richiesta dei presidi, oppure per ordine della magistratura (nel caso in cui venissero denunciati forti sospetti di spaccio nelle scuole in questione, per esempio).

Già da una settimana le ispezioni dei Nas nelle scuole sono diventate realtà e per la riapertura delle scuole a settembre, secondo il ministero della Sanità, potrebbero estendersi all’intero elenco delle scuole di Milano e provincia. I Nas si muoveranno sempre con discrezione, senza divisa, per non creare timori e ansia ed eventuali                                                           proteste.

 

 

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