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Irama – Poi, poi, poi: audio e testo del brano dall’album Giovani

scritto da Giovanna Codella
irama giovani

Giovani è il terzo album di Irama ed è possibile ascoltarlo da oggi, 19 ottobre, su tutte le piattaforme digitali e in rotazione radiofonica.

Il cantante, che prima di registrare il nuovo disco ha intrapreso un viaggio che l’ha condotto sino in Finlandia, spiega cosa l’ha spinto a scrivere i suoi nuovi inediti: “Giovani è il mio terzo album. Qui dentro racchiudo la mia attitudine, la mia personalità, la mia anima. Spero vi arrivi. A chi ci sarà sempre”.

Qui puoi trovare tutti gli audio e i testi dell’album Giovani!

Audio di Poi,poi,poi di Irama:

Testo di Poi,poi,poi

Poi, poi, poi, poi, poi
raggiungerò le nuvole su di noi
raccoglierò la pioggia dagli occhi tuoi
e pregherò che non mi scorderai

Poi, poi, poi, poi, poi
camminerò nel cielo sopra di noi
si scioglierà la neve dagli occhi tuoi
e pregherò che non mi scorderai

Non l’ho mai fatto per soldi ma per rimanere
Non mi importa cosa credono di me
ora che tutti mi cercano per stare insieme
il mio nome viene molto prima di me
dove eravate quando mi chiudevo in casa per giorni
quando mi rimangiavo i sogni
quando uno stronzo con la giacca
mi spiegava l’arte

Dentro un ufficio che puzzava solamente di soldi
dentro il mio letto un’altra donna scrive
dal suo telefono chissà a chi scrive
se glielo chiedo tanto non lo dice
dai non fare stories o come si dice

La paranoia mi sotterra dolcemente
con una mano stringe piano piano le mie tempie
mentre le bacio il ventre mi dice solamente
che è una ragazza seria
e le è successo raramente, se

Mi ricordo bene di te
Tu, ti ricordi bene di me
quando sulle panchine sdraiati di fianco
ci ubriacavamo sognando quel palco

Amico mio quanto fa male vederti cambiato
quando ti parlo sembri qualcun altro
ora che hai abbandonato l’arte
per essere schiavo
ed una stronza ti tiene al guinzaglio

non solo morto di fama non lo sono mai stato
non sono neanche montato
non lo sono mai stato
non sono un cazzo di rapper
non lo sono mai stato
non ho bisogno di far l’idolo di qualche sfigato

La credibilità di strada ficcatela nel culo
che a 17 anni quasi ci crepavo ancora ci sudo
non ho mai fatto questa roba per piacere a qualcuno
ed ora che sono al primo posto non mi sento nessuno

Calmo, piango
Penso a Rolex, tanto
quante volte mi hai aspettato
sopra un marciapiede al freddo
quel secchio era il tuo piedistallo

Tu avresti abbandonato tutto per me
per darmi tutto quanto
io che ero terrorizzato dall’idea che una volta scoperti
ci ammazzassero entrambi

Poi, poi, poi, poi, poi
raggiungerò le nuvole su di noi
raccoglierò la pioggia dagli occhi tuoi
e pregherò che non mi scorderai