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Intervista a Elena Puliti autrice de Il club dei tacchi a spillo

scritto da Francesca Parravicini

Amore, amicizia, moda miscelati con abbondante ironia e leggerezza: ne Il club dei tacchi a spillo (Liux Edizioni) la giornalista Elena Puliti, con un piglio a metà tra Sex and the City e Il diario di Bridget Jones, racconta la sua vita, in bilico tra storie d’amore e carriera, sullo sfondo di una Milano amatissima, “vitale, eccentrica”. Nella nostra piccola intervista il suo pensiero, tosto e femminile allo stesso tempo.

Intervista

Iniziamo nel modo più classico: parlaci un po’ di te, delle tue passioni, del tuo lavoro.

Parlare di me non mi risulta facile… Cosa posso dire? Sono una ragazza che si è trasferita un po’ di anni fa a Milano (città della quale  sono perdutamente innamorata), e dopo la laurea ho cominciato a fare la giornalista. Da qualche anno però ho abbandonato l’avventura giornalistica per dedicarmi agli uffici stampa e alle pubbliche relazioni… Tralasciando la parte istituzionale che parla del mio lavoro vorrei dare una breve descrizione di me: io sono capricciosa, viziata, indipendente,  superattiva e vanitosa… quali sono i miei pregi? La coerenza, la lealtà, la cocciutaggine, e il senso della verità a ogni costo. Sono una persona molto istintiva, nella mia vita ho sempre fatto quello che ho voluto, anche a costo di pagare amare conseguenze. Le mie passioni più grandi? Viaggiare, scrivere  e fare shopping.

Come è nata l’idea di scrivere un “diario” sulla tua vita?

In realta’ questo libro è nato da un blog, che per mesi ho scritto sotto forma di pseudonimo. Poi visto che aveva un discreto riscontro ho deciso di uscire allo scoperto e di pubblicare il mio primo romanzo. Il blog è nato una calda giornata di agosto, mentre aspettavo di partire per le vacanze. Tutti i miei amici erano già andati via, Milano era deserta, e così ho deciso di mettere online alcune mie considerazioni sulle mie ultime relazioni e quelle delle mie amiche… poi ci ho preso gusto e presto è diventata un’abitudine.

L’amore è un tema centrale nel romanzo: cosa ti hai imparato dalle tue esperienze?

Bella domanda! Se avessi imparato qualcosa dalla mie esperienze non sarei ancora single!!! A parte le battute, tutte le mie esperienze sentimentali mi hanno insegnato ad amare me stessa, ad accettare i mie difetti, a conviverci anche se a volte mi costringono a stare sola. Come dico sempre alle mie amiche (fidanzate!) che mi dicono che cerco l’uomo nei posti sbagliati, il problema non è l’uomo sbagliato, sono io che non accetto compromessi!  Se per avere un fidanzato devo subire cose che non condivido, preferisco stare sola. Anche se per alcuni uomini che ho amato tanto ho smussato molti lati negativi del mio carattere…

Tra uomini che vanno e vengono, gli amici ci sono sempre: che valore ha per te l’amicizia?

L’amicizia è fondamentale, soprattutto per una come me che ha la famiglia lontana. Negli anni ho imparato che i veri amici contribuiscono a costruire una rete affettiva che ti permette di non precipitare quando ti senti sola, o quando soffri per una persona che non c’è… Io sono molto fortunata, ho delle persone che anche dal lato pratico mi aiutano molto, e quindi riesco a sopravvivere anche nei momenti più neri.

Il libro si intitola Il club dei tacchi a spillo, perciò non possiamo non parlare di moda: qual è il tuo rapporto con scarpe e accessori?

Se parliamo del mio rapporto con gli accessori direi che ottimo… non lo è con il mio portafoglio!!!  A parte gli scherzi, adoro gli accessori, anzi ritengo che siano fondamentali per fare la differenza. In effetti  guardando il mio armadio mi rendo conto che non ho abiti di grandi firme, ma ho tantissime scarpe e borse che fanno la differenza. Nell’armadio di una donna non deve mai mancare un tubino nero, perché si sposa con qualsiasi accessorio (orecchini, borse o scarpe) e in un attimo si può passare dal look da giorno a quello da sera… basta avere gli accessori giusti e saperli abbinare. Se posso dare un consiglio, fate spesso un giro nei mercatini vintage, si può trovare molti accessori utili e originali.

Che consiglio daresti alle ragazze per essere indipendenti e allo stesso tempo vivere l’amore?

Sono la persona meno indicata a dare i consigli, però posso suggerire una cosa: ragazze siate voi stesse! L’amore è una cosa splendida, anche se fa male, vivetelo ad ogni costo senza compromessi. Se dovete accontentarvi di un amore a metà lasciate perdere, meglio la solitudine (sebbene faticosa) che una storia insipida e senza emozioni. Se volete l’affetto dedicatevi ai vostri amici che si faranno in quattro per darvelo senza chiedervi niente in cambio….