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Alessandra Amoroso – Vivere a colori: la recensione di GingerGeneration.it!

scritto da Alberto Muraro

Alessandra Amoroso è una certezza e non ne sbaglia una. Tuttavia, bisogna pur ammettere che con un team di produttori alle spalle del calibro di Michele Canova (il re mida del pop melodico italiano) e Tiziano Ferro, Elisa e Federico Zampaglione dei Tiromancino è molto difficile, se non addirittura impossibile, fallire. La dimostrazione di un successo che è già dato per scontato arriva con il quarto album dell’artista salentina, Vivere a colori, che come suggerisce il titolo è un’esplosione di tutte le sfumature possibili e immaginabili del sentimento.

14 tracce, un numero consistente, per un disco che si muove sul più classico filo conduttore del pop italiano d’autore: archi languidi, giri di chitarra e di pianoforte e testi molto legati al tema dell’amore, declinato in tutte le sue diverse forme e, appunto, colori, dal blu malinconico di Ti porto via da me e Appartenente al rosso della passione del primo singolo Stupendo fino a qui, caratterizzata da un crescendo clamoroso che la rende forse il brano più emozionante ed intenso in assoluto. Alessandra Amoroso è così, la sua è una musica fatta di passione e melodie trascinanti, perfette per far venire giù i palazzetti quando è in concerto e far scendere la lacrimuccia al momento giusto.

Le diverse sfaccettature di Vivere a colori, inoltre, lo rendono probabilmente il disco più variegato ma anche quello più gioioso e positivo di tutta la carriera della Amoroso, che grazie all’aiuto (preziosissimo) di Ferro in La vita in un anno ed Elisa nella gioiosa title track (il pezzo più bello del disco, insieme probabilmente a Il mio stato di felicità) ha dato vita a quello che ha tutte le carte in regola per diventare il disco pop italiano migliore dell’anno; se a questo aggiungiamo poi la presenza di brani come Nel tuo disordine (scritta da Zampaglione) che ci ricordano persino alcuni brani di un mostro sacro come Mina, allora è il caso di dire che il cerchio si chiude.

L’unica pecca vera e propria dell’album è forse il suo indulgere un po’ troppo sul classico stereotipo del pop romantico, senza particolari guizzi di originalità: qui però si apre il confronto, impossibile da sanare, fra quelli che prediligono la coerenza all’innovazione, rischiosa ma a io avviso necessaria, e si adagiano di conseguenza su di una confort zone musicale dove le canzoni, orecchiabili e romantiche, sono però spesso troppo simili le une alle altre.  Avremmo preferito sentire anche qualcosa di diverso ma, per ampliare lo spettro dei colori della musica di Alessandra a questo punto posssiamo pure attendere il suo prossimo disco, sul quale ci sentiamo di poter scommettere la presenza di qualche sperimentazione in più.

Che ne pensate di Vivere a colori di Alessandra Amoroso?

Cover Vivere a Colori-Alessandra Amoroso
Cover Vivere a Colori-Alessandra Amoroso

Tracklist

Stupendo fino a qui
Vivere a colori
La vita in un anno
Avrò cura di te
Mi porti via da me
Sul ciglio senza far rumore
L’unica cosa da fare
Comunque andare
Appartenente
Se il mondo ha il nostro volto
Nel tuo disordine
Fidati ancora di me
Non sarai mai
Il mio stato di felicità