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Scuola: chi farà religione riceverà punti di credito

scritto da admin

L’ora di religione contribuirà a dare credito scolastico agli studenti. Esulta il Ministro dellì’Istruzione Maria Stella Gelmini per la sentenza positiva da parte del Consiglio di Stato.

La disposizione

La materia di religione è da sempre stata una materia scolastica facoltativa quindi, gli studenti decidono se avvalersene oppure no in base alla scelta del loro Credo. Con la nuova decisione del Consiglio, valida già da questo anno in corso, anche la Religione cattolica contribuirà alla dote in punti che i ragazzi raccolgono durante il triennio in vista della maturità. Coloro,quindi, che non seguono le lezioni di religione non avranno nè giudizio nè credito. Nei prossimi giorni il ministro chiarirà le modalità di applicazione del provvedimento.

La sentenza numero 7076 del 2009 è stata rovesciata. L’ agosto scorso infatti, veniva presentata la stessa ordinanza con conseguente rifiuto da parte del Tar Lazio che bloccava le ordinanze ministeriali dell’ex titolare del dicastero Giuseppe Fioroni. Le polemiche riguardo quesa prescrizione, erano iniziate a partire dal 2007, dopo l’ emanazione delle ordinanze da parte dell’ex ministro della Pubblica Istruzione. Molti studenti, supportati da numerose associazioni laiche e confessioni religiose non cattoliche, avevano già fatto ricorso al TAR per impedire che la materia di religione facesse media col voto finale. E’ tempo di svolta.
Con la nuova disposizione invece, anche il giudizio dei docenti di religione verrà tenuto in considerazione e concorrerà quindi all’attribuzione del credito scolastico diventando determinante per la media dei voti.

Pareri contrastanti

Il ministro Gelmini accoglie, con molta soddisfazione, la sentenza con la quale la religione diventerà materia ufficiale della scuola italiana. Nei prossimi giorni assisteremo, probabilmente, a numerose reazioni contrastanti da parte della vasta comunità laica degli studenti italiani che vedranno penalizzata la loro scelta di astensionismo nei confronti dell’insegnamento della religione cattolica.
L’importante disposizione dividerà il corpo studentesco in due parti, quello "cattolico" e quello "laico". La scelta, che susciterà anche molti entusiasmi, pone la religione in una posizione molto difficile e delicata, protagonista indifesa di un sottile gioco di privilegi e condanne, osannata da chi sceglie di fare l’ora di lezione e diffamata da chi non crede. Miele e fiele della stessa coppa.

Immagini tratte da Flickr