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Enula: audio e testo di Impronte dall’EP Con (torta)

scritto da Giovanna Codella
enula

Testo Impronte. Enula pubblica oggi il suo nuovo brano che farà parte dell‘EP Con(torta), in uscita venerdì 21 maggio.

Impronte è il racconto di una storia d’amore tormentata, in bilico tra il desiderio di respingersi e l’irrefrenabile voglia di stare insieme, una relazione custodita preziosamente da chi la vive, nascosta agli occhi del mondo esterno. Il brano trasporta l’ascoltatore nell’universo musicale di Enula che dimostra, ancora una volta, una voce e una scrittura affascinante e magnetica.

Alla penna della giovane artista si unisce Franco126, uno dei cantautori più interessanti e affermati del panorama nazionale, che contribuisce ad impreziosire ulteriormente il pezzo. Impronte è stato prodotto da Dardust, producer multiplatino che ha firmato alcuni dei più grandi successi degli ultimi anni.

Testo Impronte di Enula (fonte Angolo Testi)

E guardavamo tutto il mondo
sopra un cornicione in bilico
sul vuoto ma a un metro dal cielo
e restavamo lì seduti in silenzio per ore
come se a capirsi bastasse il pensiero
le mani in faccia, le mani sulla schiena
rimani questa sera o tutta una vita intera
mi hai lasciato su i vestiti
ma mi hai tolto tutto il resto
non so se era amore o odio
qualcosa di diverso

Se mi ami brucia

e guarda adesso siamo ancora qui
abbracciati al buio
e io potrei anche morire così
fuori c’è il diluvio
mi sembra quasi la scena di un film
ma in fuori sincro, il tempo fermo
in un loop che si ripete
che si ripete

Senza lasciare impronta
senza lasciare impronta
ed è già notte fonda
c’è la radio che passa
un valzer anni ’50
senza lasciare impronta
senza lasciare impronta
forse il cielo ci ascolta
c’è una goccia che casca
e che mi corre sul volto
e non c’è traccia di te

Ora siamo appesi un filo
come un aquilone
tra il cielo e l’asfalto
tra i mortali e l’Eden

mi hai lasciato su i vestiti
ma hai scoperto ogni mio lato
e ho sbagliato ma farei tutto da capo

Se mi ami brucia
mi sembra quasi la scena di un film
ma in fuori sincro, il tempo fermo
in un loop che si ripete
che si ripete

Senza lasciare impronta
senza lasciare impronta
ed è già notte fonda
c’è la radio che passa
un valzer anni ’50
senza lasciare impronta
senza lasciare impronta
forse il cielo ci ascolta
c’è una goccia che casca
e che mi corre sul volto
e non c’è traccia

Per quello che sento
non c’è una definizione
ma non serve trovare
sempre un nome alle cose
se a volte un abbraccio
può sembrare una prigione
ci siam persi chissà dove
chissà dove, chissà dove

Senza lasciare impronta
senza lasciare impronta
ed è già notte fonda
c’è la radio che passa
un valzer anni ’50
senza lasciare impronta
senza lasciare impronta
forse il cielo ci ascolta
c’è una goccia che casca
e che mi corre sul volto
e non c’è traccia di te