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Wall Street: intervista a Michael Douglas in occasione dell’uscita del Dvd

scritto da Laura Boni

A pochi giorni dall’uscita in Blu-ray e DVD della Wall Street Collection, nonché dall’atteso ritorno nelle sale del film cult anni Ottanta Wall Street di Oliver Stone (l’appuntamento con entrambi gli eventi è fissato infatti per il 23 Febbraio), il suo protagonista assuluto Michael Douglas ha rilasciato in intervista in cui racconta del ritorno sugli scermi nei panni di Gekko, il ruolo/icona di Gordon Gekko, che gli è già valso un premio Oscar, a più di ventanni dal film originale. Nel 2010 è infatti uscito Wall Street: Il denaro non dorme mai, sempre con òa regia di Oliver Stone. Dopo aver scontato una condanna in prigione, il corrotto Gordon Gekko torna per iniziare una nuova vita, apparentemente pentito e cambiato. Non è più una forza nel mondo che dominava e vuole fare ammenda nei confronti della figlia che si è allontanata da lui, intepretata da Carey Mulligan, che ironicamente è fidanzata con un giovane operatore di borsa dinamico e di talento, interpretato da Shia LaBeouf.

Come si sente a tornare nei panni di Gordon Gekko, un’icona del cinema?

E’ molto positivo: ti fa mantenere tutto nella giusta prospettiva e ti costringe a riguardare indietro nel tempo, fino a 23 anni fa , quando girammo il primo film. Wall Street è stato un film molto importante per la mia carriera. Mi ha fatto vincere un Oscar, e subito dopo è uscito Attrazione Fatale. Wall Street ha cambiato la mia carriera come attore. Prima ero conosciuto più che altro come produttore. Girare Wall Street: Il Denaro Non Dorme Mai e tornare al personaggio di Gordon Gekko è interessante dal punto di vista storico alla luce di quello che è successo economicamente sui mercati mondiali. Ti dà davvero modo di pensare.

Ci può spiegare come il suo personaggio è cambiato negli ultimo 20 anni, con la detenzione in carcere?

E’ come la storia del lupo che perde il pelo. Gekko è stato in prigione per otto anni ed ha avuto tempo di riflettere. Adesso che è interdetto dalle operazioni di borsa, dice di avere una prospettiva diversa su tutto. La domanda è se Gordon è davvero cambiato. Dopo gli anni in carcere è una persona diversa? Il mio ruolo, nel film, è convincere il pubblico che un cambiamento c’è stato…

Il suo rapporto con Oliver Stone è cambiato durante gli anni?

E’ cambiato perché sono in una posizione diversa rispetto a prima. Adesso tollero i suoi abusi molto meglio (ride). E’ un duro, un regista di talento, ha molto rispetto per gli attori ma è un duro. Penso che il fatto che sia un veterano del Vietnam abbia avuto qualche effetto su di lui e significa che gli piace che le persone stiano nella stessa trincea e lavorino duro come lui. Vuole essere in grado di fidarsi di ognuno all’interno di quella trincea. Nel primo film, probabilmente venivo intimidito più facilmente da Oliver, mentre in questo gli faccio da cassa di risonanza. Penso che io e Josh siamo i soli attori che hanno fatto più di un film con lui e siamo capaci di restituire tutto quello che lui stesso dà. Siamo complementari.

E’ vero che è più divertente interpretare i cattivi come Gekko (anche se sembra che sia cambiato) piuttosto che i buoni?

Sì, perché come pubblico viviamo indirettamente tramite i cattivi. Loro si comportano in modi su cui noi fantastichiamo soltanto, senza metterli in pratica. Beh, la maggior parte di noi (ride).

Ha vinto un Oscar per la sua performance in Wall Street. Qual è il più bel ricordo di quella notte?

E’ stata una grande notte per me, perché era stato difficile per me essere la seconda generazione della mia famiglia ad Hollywood, il figlio di Kirk Douglas sempre nell’ombra di mio padre. Quindi avere finalmente un riconoscimento da parte dei colleghi attori è stato fantastico. Sono stato sopraffatto dalla benevolenza dei colleghi attori. Direi che essere un figlio d’arte rende tutto più facile nel business e rende più facile la tua vita, ma è un po’ più difficile crearsi la propria rilevanza autonoma. Quindi è stato il più bel momento della mia vita da un punto di vista professionale e mi ha permesso di fare un passo avanti e di sentire che ce l’avevo fatta con le mie forze.

Aveva idea che Gordon Gekko sarebbe diventato un’icona quando avete girato il primo film?

Non avevo la sensazione che Gekko sarebbe sopravvissuto come una sorta di personaggio archetipo, per rappresentare un intero periodo di cultura e di affari. No, sapevo che era una parte scritta molto bene ma non avevo idea che certe battute come “l’avidità è buona” sarebbero sopravvissute. Alcune di quelle battute tornano a tormentarmi (ride).

Guarda una scena tagliata da Wall Street: il denaro non dorme mai con Michael Douglas: