GingerGeneration.it

Selvaggia Lucarelli risponde a Le Iene sul caso Blackout Challenge

scritto da Alberto Muraro

Selvaggia Lucarelli ha risposto per le rime alle accuse lanciate da Le Iene con il loro servizio shock sulla blackout challenge.

selvaggia lucarelli parla della blackout challenge
Come vi abbiamo raccontato in questa occasione, lo scorso 3 aprile, Matteo Viviani de le Iene ha approfondito un caso molto misterioso ed inquietante. Protagonisti sono stati i genitori del giovanissimo Igor Maj, un ragazzo milanese appassionato di arrampicata sportiva morto in circostanze misteriose.

A quanto pare, infatti, il ragazzo sarebbe morto dopo essersi strozzato “per errore” partecipando a questa challenge. La Blackout, porta i suoi “partecipanti” a strozzarsi per vivere l’ebrezza dello svenimento. Ovviamente, è pericolosissima, tanto è vero che avrebbe portato alla morte di Igor.

La nota giornalista, opinionista e blogger ha scritto un lunghissimo post di risposta sul suo profilo Facebook ufficiale. In estrema sintesi, Selvaggia Lucarelli si è lamentata del fatto che la sfida in realtà non è mai esistita e che i genitori del ragazzo si siano inventati la blackout challenge per non ammettere che in realtà si è trattato di suicidio.

Ecco un estratto del lungo post Facebook di Selvaggia Lucarelli, che potete recuperare in formato integrale sul suo profilo.

 

Come ampiamente previsto da me e da tanti colleghi e amici, da qualche settimana Le Iene hanno iniziato a vendicarsi con me lanciando sassi qua e là, fino al sassolino vigliacco di ieri sera. Non mi stupisce, come scritto giorni fa, perchè ormai sono considerati il punto più basso del giornalismo e dell’intrattenimento da quasi tutti i colleghi e gli esseri pensanti, ma come mi hanno detto tutti: “Fanno orrore, ma non se ne parla perchè poi cominciano le ritorsioni di Parenti con servizi su di te”.

Selvaggia Lucarelli prosegue dicendo:

 

Bene, io vado avanti e me ne frego. (mi sono arrivate centinaia di minacce di morte, estese anche a mio figlio, di quello però si occuperà chi di dovere)

Mi tocca però spiegare il Metodo Iene (sebbene a pochi fregherà tanto le 24 ore di hating ormai sono andate) chiarendo che quello che è andato in onda ieri sera è un racconto, come nel loro stile, totalmente sbilanciato e ricco di suggestioni facili per convincere lo spettatore che chissà cosa abbia detto o fatto nei confronti di due genitori colpiti dal suicidio del figlio.

Ma soprattutto, quello che è andato in onda, è lo squallido tentativo delle iene di riabilitarsi dopo la figura di merda del blue whale (intervistai io Matteo Viviani sul Fatto costringendolo ad ammettere che nel servizio aveva inserito video di falsi suicidi spacciandoli per veri, cosa che non mi è stata perdonata) che come ricorda anche la BBC in una lunga inchiesta di gennaio NON ESISTE.

Il loro servizio con una testimonianza in Alsazia, una in South Carolina, uno in Ucraina, uno a Topolinia a dimostrazione che il Blue Whale sia un PERICOLO fa quasi tenerezza.
Se domani decido che esiste il fenomeno dei mignoli tagliati con l’ascia da legna, scommetto che troverò un caso in Siberia, uno in Perù e uno a Barletta. Lo monto e creo il caso.

La parte peggiore, quella che li qualifica per quello che sono, sta però nel fatto che cercano di riabilitarsi agli occhi del pubblico usando un caso che col blue whale non ha nulla a che fare, ma infilandolo nel calderone dei “challenge” per dire “Visto che avevamo ragione? Il Web è pericolossoooo, il blue whale esiste”. E cioè il caso di due genitori a cui è morto un figlio di 14 anni suicida. (loro sostengono per un gioco di auto-soffocamento indotto da un video sul web, ma certezze non ce ne sono).

In aggiunta, Selvaggia Lucarelli ha affermato:

Ma soprattutto, hanno usato due genitori per attaccare me, perchè alla fine quello a loro interessava. (“il giudice di ballando con le stelle” per screditarmi come i bimbomonkia 2.0, che teneri) Il loro scopo era solo quello di far dire dalla loro voce incontestabile e addolorata che io sono stata tanto cattiva. Perchè vuoi mettere la bomba emotiva di farlo dire a due genitori a cui si è suicidato un figlio, anzichè dal loro inviato incravattato? (a proposito, io sono giornalista, Viviani no. Io sono incensurata, Viviani ha condanne definitive per i suoi servizi alle Iene)

Dunque nel loro servizio si fanno credere due cose: la prima è che io ABBIA ATTACCATO su fb i due genitori “per un pugno di like”, ma l’articolo era sul Fatto, poi messo su fb (per giunta con un record negativo di like perchè il tema non aveva appassionato NESSUNO, 600 persone) e soprattutto, era un articolo assolutamente equilibrato, per nulla offensivo, che consigliava prudenza soprattutto alla stampa nel definire il suicidio colpa di un challenge perchè il rischio bufala/emulazione è dietro l’angolo. E perchè non c’era alcun precedente accertato di ragazzi morti in Italia per questo gioco. (ci fosse anche un caso, certo non sarebbe un FENOMENO) L’articolo si può leggere per intero, anzichè guardare una frasetta estrapolata AD ARTE dalle Iene.

Non contenta, Selvaggia Lucarelli ha poi aggiunto uno screen di una sua conversazione Whatsapp con la madre di Igor Maj:

Che cosa ne pensate di questa risposta di Selvaggia Lucarelli a Le Iene?