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Lo stregone Orphen – il viaggio di Kiriranshelo: Recensione

scritto da Marco Della Corte
Recensione - Lo stregone Orphen: il viaggio di Kiriranshelo

In questo articolo vi proponiamo una recensione su uno dei più famosi e avvincenti fantasy giapponesi degli anni ’90: Lo stregone Orphen. L’anime, trasmesso anche da noi su MTV nell’estate del 2004, è ispirato ad una serie di romanzi scritti dall’autore Yoshinobu Akita. In madrepatria, le avventure con protagonista Kiriranshelo, il potente stregone della Torre della zanna, ebbero un buon successo, tanto da creare gadgets, fumetti e ben due serie televisive.

Per poter comprendere in maniera opportuna la storia di Orphen, Majic, Creao e del draghetto Reki, è bene iniziare dalla storia di questo universo, dalle divinità e di cosa accadde migliaia di anni prima dell’attuale status quo.

Lo stregone Orphen: in principio c’erano i draghi…

Le avventure dello stregone Orphen sono ambientate nell’immaginario continente di Kieshalima. Migliaia di anni prima della storia, le sei famiglie di draghi rubarono la stregoneria agli dei e per scampare alla loro ira, trovarono rifugio proprio a Kieshalima.

Una specie di draghi dalle sembianze femminili, le Tenjin, si unirono agli esseri umani, generando una nuova specie: gli stregoni. Tuttavia, le restanti famiglie non accettarono l’esistenza di questi esseri, capaci di utilizzare le arti stregonesche, nonostante non fossero della loro specie e fecero di tutto per sterminarli.

Lo stregone Orphen: l’inizio dell’avventura

Millenni dopo i precitati eventi, iniziano le avventure del nostro eroe Orphen, proveniente dalla scuola di magia Torre della zanna. Il protagonista è alla ricerca della mistica spada di Burtunders, potente manufatto creato dalle Tenjin. Il giovane vuole sfruttare i poteri di tale arma, per aiutare la sua cara amica Azalea.

La ragazza, compagna di scuola (e sorella adottiva) di Orphen, si tramutò in un orribile mostro demoniaco chiamato Bloody Auugust, dopo un esperimento effettuato proprio con la Burtunders. In questo viaggio, Orphen sarà assistito dal suo allievo Majc, dalla partner Creao e dal piccolo drago Reki.

Lo stregone Orphen: i personaggi

Qui di seguito vi descriveremo brevemente i personaggi principali della serie TV ‘Lo stregone Orphen’. Diversi sono gli stregoni, i guerrieri e i draghi che popolano il magico mondo di Kieshalima; continuate a leggere che ve li presentiamo!

Orphen

Il suo vero nome è Kiriranshelo Finrandi. Potente stregone proveniente dalla Torre della zanna. Il giovane Kiriranshelo entrò nel prestigioso istituto di stregoneria, assieme alla sorella adottiva Azalea, quando avevano rispettivamente cinque e dieci anni. I due non sono accomunati da legami di sangue reali, ma si vogliono un gran bene. Raggiunti i 15 anni, Kiriranshelo lasciò la Torre della zanna per trovare un rimedio alla trasformazione dell’adorata Azalea in Bloody August, dopo un esperimento andato male da parte della ragazza.

In questo torno di tempo, il ragazzo cambiò nome, facendosi chiamare Orphen (storpiatura della parola inglese ‘orphan’, ovvero ‘orfano’). Dopo una serie di viaggi, oramai 20enne, Orphen giunge presso la città di Totokanta dove farà la conoscenza di Majic e Creao: suoi compagni di ventura. Per tutta la durata della storia, il nostro eroe avrà come unico obiettivo, il modo per far tornare Azalea un essere umano. Questo suo atteggiamento lo porterà, almeno all’inizio, ad essere scostante nei confronti dei suoi amici, tanto da avere diversi litigi con Creao, la quale si renderà conto di provare qualcosa di forte nei confronti dello stregone.

Creao Everlasting

Creao è la giovane rampolla della prestigiosa famiglia Everlasting, residente nella ridente città di Totokanta. All’inizio della storia ha 17 anni. E’ una ragazza vitale, simpatica e dal viso bellissimo. Facilmente irascibile, Creao discuterà più di una volta con Orphen circa alcune scelte dello stregone ed il suo modo, talvolta, un po’ troppo scontroso e diffidente nei suoi confronti.

Non accetta i compromessi e non si fa scrupoli a picchiare chi la fa arrabbiare. Appena tornata a casa dopo un periodo di studio in collegio, conoscerà Orphen (scambiandolo per un guardone maniaco) e ritroverà Majic, suo vecchio compagno di scuola. Creao proverà fin da subito una particolare attrazione per Orphen, anche se tra i due non  ci sarà mai nulla di realmente serio. Creao è la nuova custode della spada di Burtunders, che il suo defunto padre le lasciò anni prima. Alla fine, diverrà la nuova partner dello stregone.

Majic Rin

Majic è il tipico bravo ragazzo, un po’ goffo e ingenuo, che lavora presso la locanda di suo padre a Totokanta. Come Orphen, anche Majic è uno stregone (ancora in erba), che inizierà a manifestare fin da subito. Orphen diverrà il maestro del ragazzo e troverà ospitalità da parte del genitore di questi, che lo manterrà gratuitamente, in cambio delle lezioni di stregoneria a suo figlio. Majic si dimostrerà essere un allievo esemplare per Orphen e lo aiuterà nel corso delle sue imprese.

Inizialmente scarso nell’utilizzo della arti stregonesche, verso la fine della serie darà più di una volta sfoggio del suo incredibile talento. In varie occasioni caccerà i suoi amici da guai, tramite il suo talento sopito. A causa della sua bontà d’animo e della sua incapacità di ribellarsi, il poverino sarà continuamente usato da Orphen e Creao come ‘schiavetto’: è sempre lui a cucinare ed a portare i bagagli!

Lo stegone Orphen: una serie di altri tempi!

Lo stregone Orphen è una serie animata  divertente ed avventurosa, che fa della magia e del tema del viaggio i suoi due elementi fondamentali. Negli episodi della prima stagione, ci divertiremo nel seguire i battibecchi tra Orphen e Creao e le spassosissime gag del nano Volcano Volcan, il ‘mastino della Masmaturia’, che odia a morte il protagonista, augurandogli la morte tramite le modalità più strane e bizzarre.

Personaggio degno di nota del cartone,  è sicuramente Childman, maestro di Orphen ed Azalea. Il suo essere combattuto tra i doveri di stregone della Torre della zanna, e il suo amore di maestro vero Azalea e Kiriranshelo, lo rendono una presenza interessante e fondamentale ai fini della trama.

Sorrideremo dinanzi ai travestimenti di Hartia, compagno di scuola e amico fraterno di Orphen, nei panni del supereroe Black Tiger, chiamato scherzosamente da Creao ‘Uomo gambero’. Che dire poi della stessa Azalea, la quale, dopo la sua trasformazione in Bloody August, giurerà eterna vendetta contro Childman e la Torre della zanna, che ha cercato di ucciderla?

La ragazza sfogherà le sue frustrazioni verso l’ ‘amato’ Childman, in una maniera davvero crudele, che non vi diciamo per non rovinarvi la visione di questo bellissimo cartone animato giapponese. Orphen: una serie fantasy di grande fortuna in Giappone tanto da vantare un romanzo crossover con l’opera ‘The Slayers‘, altro caposaldo del genere a quell’epoca. Sfortunatamente, la seconda stagione dell’anime (la Revenge, inedita in Italia) è al di sotto della media e non regge il confronto con la prima.

 

Voi ricordate Orphen? Avete mai avuto modo di seguire le sue avventure in televisione?