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Le sfilate della Milan Fashion Week: giorno 2

scritto da Francesca Parravicini

Giorno n°2 a dir poco ricco! Ingranata la marcia questa Milan Fashion Week ci sta portando parecchie chicche di moda, come dire…gustose! Preparatevi a un mini-viaggio attraverso mondi e profumi assolutamente diversi: è successo tutto nel cuore di Milano.

Blugirl

Okay, torniamo indietro nel tempo. Seconda metà dell’Ottocento, un quadro di Monet. Ecco Blugirl. Romanticismo vittoriano impalpabile, fatto di vestiti di trasparente purezza, infinite balze floreali, nastri e pizzi stile sottoveste uscito dal baule della nonna. Con un cappello a tesa larga o una coroncina all’inglese ci si immerge in un giardino all’inglese.

Prada

Prada invece, ci trasporta nell’estremo oriente. Sembra di respirare il Giappone degli anni 60′, un equilibrio perfetto tra le linee rigorose di un perfetto tailleur da segretaria e un austero kimono a fiori, con falde sovrapposte come origami. Dal nero al rosa, passando per i colori della bandiera nipponica, è una vera Jap experience, persino le scarpe rievocano i tabi nipponici.

Emporio Armani

Che meraviglia Emporio Armani. Re Giorgio ci ha deliziati con una collezione dal titolo Neat, che è tutto un programma: capi essenziali, in bilico tra maschile (pantaloni ampie e giacca) e femminile (il little dress regna), costruiti su sofisticati mix and match di colori e tessuti. A risvegliare la sera bagliori luminescenti dalla luna.

Max Mara

Impeccabile Max Mara. Un classico con brio, che alterna a longuette e pantaloni morbidi in toni caldi/freddi, tute e parka tecnici, ardite fantasie check-maculate. Tronchetti peep toe e maxi-fascia tra i capelli per tutte le modelle.