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Justin Bieber e il Believe Party di Milano: ecco come è andata!

scritto da Alice Ziveri
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Arrivando all’Alcatraz dalla fermata metro di Maciachini mi si presenta davanti uno scenario interessante: da un lato della strada, quello del locale, un grumo di ragazze fra i 13 e i 16 anni rumoreggia, accalcato all’ingresso come uno sciame d’api all’alveare. Sul marciapiede opposto, stremato dal caldo e dall’attesa, giace agonizzante uno stuolo di genitori spalmato sui muretti, sguardi dispersi nel vuoto, borse e sacchetti che penzolano pigramente dalle braccia – probabilmente quelle che contenevano tutti i vari mezzi di sostentamento per la giornata e che, una volta giunta l’ora di entrare, sono stati sapientemente abbandonati nelle mani di mamma e papà.
Già, perchè la fila per il Believe Party è iniziata dalla primissime luci dell’alba. Adesso mancano solo pochi minuti, sono entrati quasi tutti e molte fan, pur non avendo vinto l’ingresso all’evento esclusivo, sono qui fuori nella speranza che ci sia modo di accedere lo stesso. Ogni tanto qualcuno è convinto di vedere Justin Bieber dietro ai finestrini delle macchine che passano, e parte qualche inseguimento a macchine random. Ogni tanto, da non si capisce dove, si sparge la voce che “sta uscendo di là”, “sta entrando di lì”, “di là fanno entrare tutti”, e allora partono corse di gruppo da una parte e dall’altra.
I genitori se se stanno lì, un po’ spaesati, fanno foto, cercando di star dietro al velocissimo filo di pensieri delle figlie, ma non fanno in tempo a capire cosa stia succedendo che quelle hanno già trovato una nuova macchina a cui correre dietro. Sono fantastiche.

All’interno del locale, le fan aspettano più o meno pazientemente, ogni tanto chiamando a gran voce “Justin! Justin!”.
In attesa che lui finisca di prepararsi, ci sono gli amici di Radio Kiss Kiss ad intrattenere la folla con qualche siparietto, quiz, cori e gare di urla. E queste beliebers ne hanno di fiato! I ragazzi fanno anche un sondaggio su quante mamme e papà ci sono, finalmente un momento di gratificazione per questi eroici uomini e donne: insomma, soprattutto chi si è messo in coda dal mattino… quanto bene deve volere alla propria figlia? Noi siamo fan dei genitori delle beliebers.
Ma anche delle beliebers. che quando Justin Bieber sale sul palco urlano tanto, ma così tanto, che non diresti mai che sono solo in 1000. E che cantano ogni singola parola insieme a lui; e che subito, ma proprio fin da subito, si commuovono. Già, ogni tanto ne incroci qualcuna che singhiozza, fiumi di lacrime sulle guance e mano alla bocca… noi siamo fan delle fan così coinvolte.
Tornando ai genitori: non appena il biondino canadese fa la sua apparizione sul palco, le ultime file subiscono una mutazione in pieno stile Transformers, diventando un muro solido di figlie in spalla ai papà – bisogna mettersi d’impegno per fare breccia nello schieramento compatto e trovare un posto da cui si veda.
Justin è tutto sorrisi e “I love you”. Ce l’ha anche scritto a pennarello sull’avambraccio. Canta sei canzoni fra nuove e vecchie: Baby, Die In Your Arms, All Around The World, As Long As You Love Me, U Smile, Turn To You e Boyfriend. Alla fine del set viene raggiunto sul palco dai ragazzi della radio e da sei, fortunatissime fan che potranno fargli una domanda.
Momento di commozione e scioglimento assoluti: Justin le accoglie con un gran sorriso e le abbraccia affettuosamente una ad una, si lascia stringere e baciare, è davvero dolcissimo. Le ragazze sono tremendamente emozionate, e come non capirle! Chissà quanto significa per loro questo istante, questi pochissimi minuti.
A domanda “Cosa ti piace di più delle tue fan?”, Justin dice che sono “Smiley, happy and loud”… sorridenti, gioiose e rumorose – a giudicare da quello che ho visto nel parterre dell’Alcatraz, mai tris di parole fu più adeguato! La seconda ragazza gli chiede se pensa mai alle beliebers per tirarsi su di morale, e lui dice di sì, assolutamente: loro sono importantissime per lui, lo aiutano molto ed è per questo che ha dedicato loro la canzone Believe. Infine, gli viene chiesto se gli piaccia girare il mondo e visitare posti nuovi: naturalmente risponde di sì, che è sempre bello scoprire nuovi paesi e incontrare le fan del posto, “e sono contento di essere tornato qui, amo l’Italia!”.
Urla selvagge di risposta.
Purtroppo dopo le tre domande Justin viene letteralmente trascinato dietro le quinte: deve scappare alla velocità della luce e andare a Verona!

Grazie a Twitter sappiamo che questa seconda esperienza italiana è stata piacevole per Justin Bieber. Oltre ai vari accenni a pasta e spaghetti, il cantante ha infatti scritto a poche ore dal live: “Interviews done! About to perform for my fans here in Milan. Good food. Good people. Love you Italy!”
A show terminato, invece, ci ha mostrato tutta la sua conoscenza Shakespeariana con un “Great show! Milan you were awesome. Off to Verona like my boy Romeo. Where’s my Juliet?”. Juliet è diventato Trending Topic mondiale nel giro di pochi secondi: evidentemente c’erano molte candidate. Il ragazzo è stato davvero fortunato, ha avuto l’occasione di esibirsi in una delle più belle città del mondo, e lo sapeva bene: “About to hit the stage in Verona. This coliseum is incredible! #blessed”.
Non sono poi in molti gli artisti stranieri, per giunta così giovani, che possono vantarsi di avere cantato nel magico scenario dell’Arena di Verona, da sempre tempio della musica classica e, da diversi anni, anche della musica pop.
Ma lui brucia le tappe, già lo sappiamo.
Come lo vedreste un concerto tutto suo in Arena?