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John Galliano licenziato da Dior per insulti antisemiti

scritto da Francesca Parravicini

Scandalo nel mondo della moda. Come se fosse il primo. Questo però è bello grosso. Sicuramente avrete sentito parlare almeno una volta di John Galliano, l’eccentrico e geniale direttore creativo della maison Dior, l’ha combinata veramente, ma veramente grossa.

Fired fired

Tutto ha avuto inizio da un video, girato giovedì scorso nel bar francese La Perle, in cui appare un Galliano visibilmente ubriaco e fuori di sè. Non molto glamour. Ancora meno glamour, anzi ingiuriosi, gli insulti che lo stilista ha rivolto agli avventori e ad una coppia: frasi marcatamente antisemite, ad esempio “Gente come te dovrebbe essere morta. Tua madre, i tuoi antenati sarebbero tutti finiti nelle camere a gas”. Non contento ha continuato a professare il suo “amore per Hitler”, fino a che la polizia non è venuta a prenderselo. Risultato? Sospensione immediata dalla maisonne, seguita da licenziamento e dalla lapidaria dichiarazione del CEO Sidney Toledano: “Condanno fermamente quanto detto da John Galliano, che contraddice i valori che sono sempre stati difesi da Christian Dior”. Contrariata anche l’attrice premio Oscar Natalie Portman, ambasciatrice della Christian Dior Parfums e soprattutto ebrea, che si ha dichiarato di essere disgustata e di voler allontanarsi dalla casa di moda. Eh bravo John. Non che prima fosse uno stinco di santo, anzi è il classico esempio di genio con molta sregolatezza, tra droga ed eccessi. Però questa volta ha esagerato, offrendo una pessima immagine di sè, in un mondo in cui l’immagine è tutto. Lo stilista chiede scusa ma nega tutte le accuse dicendo di essere stato provocato e dichiarando: “Ho lottato per tutta la vita contro i pregiudizi e le discriminazioni e tutto il mio lavoro ho cercato di creare unione tra tutte le razze, i credo, le religioni e gli orientamenti sessuali differenti”. Sarà. Sembra che certe persone manchino proprio di inibizioni. Lo ha notato anche Karl Lagerfeld, che ha dichiarato, piuttosto furioso: “Sono furioso, se volete saperlo, furioso che una cosa del genere sia potuta accadere. In particolare oggi nell’era di internet, bisogna essere ancora più prudenti, soprattutto se si è una figura pubblica non si può andare in giro ubriachi”. Per una volta Karl ti do ragione. Sobrietà is (si spera) the new way.