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BTS – Love Yourself “Her”: la recensione di GingerGeneration.it!

scritto da Alberto Muraro

Se non avete mai sentito parlare dei BTS molto probabilmente avete vissuto dentro una caverna perché, che ci crediate o meno, ci troviamo di fronte al più promettente e chiacchierato fenomeno K-Pop di sempre, persino più del conterraneo PSY, ormai quasi del tutto scomparso nell’oblio.

Jin, Suga, J-Hope, Rap Monster, Jimin, V e Jungkook sono riusciti con il loro stile incofondibile, movenze da ballerini navigati a conquistare milioni di fan in tutto il mondo, anche (e forse soprattutto) in quei paesi che la loro lingua (il coreano a cui non hanno mai del tutto rinunciato) non la capiscono proprio. Ma d’altra parte poco importa, quando è la musica a parlare.

La definitiva consacrazione della band giunge con il terzo album Love Yourself “Her“, un concentrato di energia electro-pop clamoroso, per quanto immediato ed orecchiabile: il disco è, in buona sostanza, la traduzione K-Pop della musica che attualmente funziona in classifica, motivo per il quale i BTS hanno già tutte le carte in tavola per bissare il successo del precedente albu

Love Yoursel Her strizza l’occhio al funky delle ultime produzioni di Calvin Harris in Pied Piper, alla trap in Go Go, persino all’hip hop old skool della conclusiva Outro – Her, o ancora alla dubstep nel fenomenale singolo di lancio DNA. La band però dà il meglio di sé quando si abbandona all’EDM di stampo internazionale (affidandosi, non a caso, ai The Chainsmokers) in brani come Best of me, dove il gruppo racconta quel tipo di sentimento infinito e totalizzante che tira fuori il meglio di noi.

Con il loro ultimo album, i BTS sembrano in buona sostanza intenzionati a diventare il nuovo punto di riferimento del pop mondiale, lanciando così il guanto di sfida a colleghi del calibro di Justin Bieber, già detronizzato (a sorpresa!) in occasione dei recenti Billboar Music Awards!

 

Avete già ascoltato Love Yourself “Her” dei BTS? Che ne pensate di questo disco?