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Antonino racconta Costellazioni, il suo ultimo album, e il lavoro con Mara Maionchi

scritto da Alice Ziveri

Antonino ha vinto Amici nel 2005, e da allora non si è mai fermato. Dopo i primi due album, Antonino ha partecipato a due Festival internazionali rappresentando l’Italia, e classificandosi al primo posto in entrambi. Torna ora con un terzo album, Costellazioni, prodotto insieme a Mara Maionchi. L’abbiamo incontrato a Milano per parlare di questo lavoro, della sua vita in questi anni e dei suoi progetti.

Costellazioni, il tuo nuovo album, è uscito l’11 Ottobre: cosa ci puoi raccontare?
L’album viene a cavallo del concorso dei 10 anni di Amici, in cui Mara Maionchi e Platinette hanno richiamato le 40 voci secondo loro più interessanti. L’ho vinto, e così ho avuto il contratto con Mara.
Ci siamo concentrati sulla ricerca dei suoni, per rendere attuali sia quelli tradizionali che quelli con un richiamo più internazionale…

I tuoi pezzi preferiti?
Direi Pioggia cadrà, Chi sono, Costellazioni, che prende a piene mani dal mondo di Amy Winehouse, che secondo me ha dettato nuovi standard… Ma anche La lontananza, che invece ha qualcosa di Adele. Sono stato a Londra per due festival internazionali, e lei è una delle artiste che ho avuto modo di vedere, e che mi ha davvero strabiliato…

Immagino che Amy Winehouse sia stata, anche per te, un’ispirazione importante…
Prima di lei si facevano riferimenti che risalivano a 40, 50 anni fa, e non solo per la musica soul: Tina Turner, Mary J Blige, i Creedence… ora, c’è gente come Amy Winehouse, Adele, James Morrison, ed è bello che la nuova generazione possa prendere questi nuovi idoli come riferimento musicale. La perdita di Amy Winehouse è stata una cosa pesante, anche perchè in tre anni ha bruciato tutte le tappe, è venuta fuori come una vera diva di altri tempi, come una che avesse una carriera di 20 anni.

Il tuo singolo nuovo, Chi sono, porta la firma di Mario Biondi: com’è nata questa collaborazione?
E’ stato tutto sulla fiducia… ha sentito il pezzo, gli è piaciuto, ed è andato a finire nell’album. Mario non è uno che firma per altri, solitamente, come ogni cantautore tiene strette le proprie canzoni… Fra l’altro, questa fiducia si rinnova settimana prossima (il 27 ottobre, ndr) perchè mi ha invitato al suo live a Mantova, e duetterò con lui su On a Clear Day di Frank Sinatra: un vero onore…

Quindi prima o poi anche tu farai pezzi in inglese?
Io parto da quello! Nell’album c’è un pezzo che si chiama Chiedimi aiuto, e lo special è inglese, e io lì mi sono proprio liberato!

E invece com’è stato lavorare con Mara Maionchi?
Eheh è tosta…
(Dallo studio di fronte la voce tonante di Mara commenta ridendo: “Una tragedia! Una rottura di balle mondiale!”)
E così come la vedi! La mia paura iniziale era che non si riuscisse ad andare oltre il personaggio.. ma alla fine in studio ritrovi lo stesso appeal, la stessa personalità, quindi è stato fantastico. Soprattutto per il suo modo diretto di dire le cose! Ti manda a quel paese in due secondi.

Amici: lo rifaresti?
Lo rifarei, certo. E’ stata una grandissima esperienza, un anno sul palco e sotto le telecamere.. impari come comportarti. Impari a gestirle, a non fissarle, eccetera, e ci vogliono almeno due/tre settimane…Ma la cosa più bella è il primo pubblico: questo ferro di cavallo pieno di gente, e appena arrivi in mezzo al palco è il delirio! Mi spiace soltanto che nei miei anni non ci fosse l’orchestra.

C’è qualcuno che ti ha colpito in queste ultime edizioni?
Emma Marrone. E’ disarmante. E’ tanto forte e tanto delicata…

Hai qualche live in programma?
Stiamo programmando degli showcase per la promozione dell’album, e anche degli acustici direttamente in radio. Prediligo le situazioni acustiche .. magari chitarra e voce, piano e archi…

Che rapporto hai con i tuoi fan?
Fantastico! Sono carinissimi… e mi sento fortunato ad avere anche la stima dei fan di Emma e di Alessandra Amoroso. Inoltre, sono persone che sono sempre andate oltre il “fenomeno tv”, è gente che, anche una volta sparito dagli schermi, è venuta ai miei live ad ascoltare ciò che avevo da dire.

Ti tieni in contatto via internet, social network..?
Sì, su Facebook. Mi piace rispondere in maniera personale… sulle pagine fan è impossibile, quindi io consiglio sempre di aggiungermi.. chiaramente ci metto un po’, ma preferisco rispondere in prima persona e poter riconoscere le persone che, poi, mi vengono a trovare agli showcase.

E qualche altra passione, al di là della musica?
Beh, negli ultimi due anni e mezzo ho perso 24 kg, che ha significato cambiare completamente stile di vita: quindi boxe, corsa, yoga…
E no, non è stata Mara: certamente mi ha dato ancora più motivazione, ma lei l’ho conosciuta solo a maggio… la perdita di peso è stato un percorso, durato anni. Avrei dovuto tagliarmi un braccio e una gamba per perdere 24 kg in soli sei mesi!

Tre canzoni che non possono mancare nel tuo iPod.
Someone Like You di Adele, l’Hallelujah di Jeff Buckely, o quello di Alexandra Burke, un po’ più gospel, più vicina a me… e poi Sunrise di Norah Jones.

E qualcosa che ti vergogni di avere..? Qualche scheletro nell’iPod?
Non me l’hanno mai chiesto! Non saprei… forse qualche sigla di cartoni animati… forse Carletto il principe dei mostri!

Il duetto dei sogni sarebbe con…?
Emma… è proprio rock! Poi… Laura Pausini? Adele? Ma magari!

A questo punto squilla il cellulare di Antonino: la suoneria, Esagerata di Neil Sedaka, parte a tutto volume.
“Eccolo! L’ho trovato… lo scheletro nell’iPod! E ce l’ho anche come suoneria!”