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#YoutubeisOverParty: polemiche per le nuove restrizioni sui video a tematica “sensibile”

scritto da Alberto Muraro

Cosa sta succedendo su Youtube in queste ultime ore e qual è il significato dell”hashtag #Youtuberisoverparty, diventato in breve tempo trending topic a livello mondiale?

La risposta a questa e ad altre domande va ritrovata nelle nuove regole sulla privacy e soprattutto sulle restrizioni alla visualizzazioni di tutti quegli utenti che hanno deciso di impostare sui loro profili determinati tipi di filtri (come per esempio gli utenti minorenni): Youtube ha infatti deciso di eliminare tutti i video a tematica LGBT per gli utilizzatori della piattaforma che, appunto, hanno nel loro profilo delle restrizioni di qualsivoglia tipo.

In sostanza, se nel vostro canale non avete la possibilità di vedere determinati tipi di contenuti “sensibil” come video con immagini violente, parolacce et similia non avrete la possibilità di godervi, fra gli altri, determinati video come quelli di Lady Gaga, Katy Perry o Kesha. Un esempio pratico è la clip ufficiale di Born this way, una delle più celebri canzoni di Mother Monster dedicata, appunto, alla lotta per i diritti e l’uguaglianza di tutti gli esseri umani, a prescindere dall’etnia, dalla religione e, appunto, dall’orientamento sessuale.

Come c’era da aspettarsi, la decisione di Youtube ha scatenato aspre polemiche su qualunque social e ha spinto il celebre sito a rilasciare una nota ufficiale che, in ogni caso, non  sembra essere riuscita a calmare i bollenti spiriti del web:

Siamo molto fieri di poter rappresentare la comunità LGBTQ e tante altre voci nella nostra piattaforma. L’intento della modalità limitata è quello di filtrare i contenuti per adulti per quella piccola percentuale di utenti che desiderano vivere un’esperienza più spinta. Ci spiace per la confusione che questa modalità ha causato, stiamo esaminando tutte le vostre preoccupazioni. Noi accettiamo i vostri consigli e la vostra passione per trasformare YouTube in una comunità inclusiva, variegata e stimolante“.

Che ne pensate del caso #YoutubeisOverparty?