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One Direction – Made in the A.M: la recensione di GingerGeneration.it!

scritto da Alberto Muraro

Immaginate di concentrare i primi 5 anni di esistenza dei One Direction in una singola emozione: quale sarebbe? Gioia, probabilmente. Ma anche eccitazione, ansia, sentimento di necessità. Così ci sentiamo di introdurre la nostra recensione al loro nuovo disco Made in the A.M. perché queste sono le sensazioni a caldo che il primo ascolto del loro quinto album ci ha regalato. Senza contare ovviamente più di qualche brivido e qualche lacrima di commozione.

Il percorso che ha portato a questo nuovo progetto della boy band britannica più in vista del mondo è stato lungo, faticoso e travagliato e lasciato una traccia indelebile nella nostra memoria: l’abbandono di Zayn Malik, momento di profondo sgomento, ha indubbiamente accelerato alcune dinamiche già in corso all’interno della band, che con Made in the A.M. cerca in qualche modo di smarcarsi dallo stereotipo di fenomeno teen per entrare ufficialmente nell’età adulta, fatta sì di soddisfazioni ma anche di sfide e sofferenze.

Il disco prende così una forma più rock rispetto ai precedenti e cerca di strizzare l’occhio al meglio del pop mondiale, prendendo come punti di riferimento artisti del calibro di Oasis, Beatles e Take That, la crème della crème della musica britannica: è così che sono nati pezzi a dir poco irresistibili come il primo singolo Drag me down, Perfect, Olivia o ancora le dolcissime Love you Goodbye e I want to write you a song, tanto romantiche che sembrano essere state scritte per la colonna di un nuovo, potenziale capitolo di Dawson’s Creek!

Con Made in the A.M. gli One Direction puntano tuttavia a stupire l’ascoltatore con sonorità che, appunto, non erano ancora state pienamente esplorate nel loro repertorio: questa nuova direzione sperimentale si esprime al massimo in un piccolo capolavoro come Infinity (caratterizzata da uno dei testi più profondi di tutta la loro carriera) ma anche nella stupenda Walking in the wind, che parte in sordina e si trasforma poi in quella che è forse la canzone dal ritornello più orecchiabile dell’intero progetto.

A spiccare su tutto il resto dei brani del disco è però History, una canzone dal sapore folk molto particolare che sembra raccontare la storia della band stessa, la cui solidità è stata minata da gossip e da una vita frenetica che ha poi condotto a quello che tutto noi ben sappiamo. Made in the A.M. è in questo senso una dichiarazione di intenti, un arrivederci più che un addio, contrariamente a quello che in molti potrebbero ancora pensare: gli One Direction possono e devono vivere per sempre, e con questo nuovo disco ce l’hanno voluto dimostrare ancora una volta in modo magistrale. Grazie ancora ragazzi, ci vediamo presto, questa è una promessa.

Che ne pensate di Made in the A.M. dei One Direction?

One direction made in the am deluxe

Tracklist

1. Hey Angel

2. Drag Me Down

3. Perfect

4. Infinity

5. End of the Day

6. If I Could Fly

7. Long Way Down

8. Never Enough

9. Olivia

10. What a Feeling

11. Love You, Goodbye

12. I Want To Write You A Song

13. History

Tracklist deluxe e ultimate fan edition:

14. Temporary Fix

15. Walking In The Wind

16. Wolves

17. A.M.