GingerGeneration.it

Maturità 2018: Niente terza prova e tesina, arriva l’Invalsi. Ecco tutte le novità!

scritto da Laura Boni

Ci dispiace per chi è in quinta superiore quest’anno, ma la Maturità 2018 sarà molto interessante. Sono tanti i cambiamenti che potrebbe apportare la riforma promossa dal MIUR, ovvero il Dlgsb attuativo alla legge 107. Tra i cambiamenti più evidenti ci sono l’abolizione della Terza Prova, l’arrivo della prova Invasi (la cui valutazione non incide sul voto finale) e la possibilità di essere ammessi all’esame senza avere la sufficienza in tutte le materie.

Ma andiamo con ordine: prima di tutto cambieranno le modalità di ammissione alla Maturità 2018. Per poter sostenere l’esame si dovrà aver partecipato alla Prova Invalsi: questa verterà su italiano, matematica e inglese. Si svolgerà in un periodo diverso dall’esame e non avrà un peso nel voto finale: l’esito infatti sarà riportato allegato insieme al diploma. Il secondo requisito è quello di aver svolto con regolarità l’Alternanza scuola-lavoro obbligatoria ed infine avere una media non inferiore al 6 (condotta inclusa), ovvero che non è indispensabile la sufficienza in tutte le materie.

Passiamo alle prove della Maturità 2018, ecco come sarà suddiviso il punteggio:

  • Prima prova scritta nazionale di italiano (voto massimo 20 punti)
  • Seconda prova scritta nazionale di indirizzo (voto massimo 20 punti)
  • Colloquio orale (voto massimo 20 punti)
  • Credito Scolastico (punteggio massimo 40 punti: 12 per il terzo anno, 13 per il quarto, 15 per il quinto)

Il cambiamento più importante per il colloquio orale riguarda la tesina e l’inserimento dell’alternanza scuola-lavoro. Infatti, la prova sarà strutturata in due parti: nella prima si cercherà di superare l’impianto nozionistico attuale e si cercherà di capire le capacità di ragionamento degli studenti (partendo un’analisi di un testo, di un documento, di un progetto). Nella seconda, invece, il candidato dovrà illustrare una relazione che faccia capire le competenze acquisite durante il tirocinio formativo obbligatorio (valutato anche per costruire il punteggio finale). La tesina (o percorso) cambia dunque volto: meno libertà nella scelta del tema, niente collegamenti tra le materie. Stop a quegli “argomenti a piacere” con cui si partiva nel vecchio esame di maturità.

Resta la commissione mista, formata da tre membri interni e tre esterni più il presidente.

Cosa ne pensate della riforma della Maturità 2018?