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Demi Lovato a Daily Mail: “Dovrò combattere le mie dipendenze per il resto della mia vita”

scritto da Alice Ziveri

E’ davvero da leggere l’intervista che Demi Lovato ha rilasciato al Daily Mail. Una lunga chiacchierata nella quale la cantante/attrice si apre e si racconta nelle sue debolezze, nelle sue fragilità e nelle sue esperienze negative… senza indorare la pillola.
La giornalista ha incontrato Demi in un giardino tropicale non lontano da Malibu e dall’oceano Pacifico.
Lei inizia a raccontare la storia dal principio, dallo stato confusionale in cui si trovava e dalla volta in cui tutto è esploso, ed ha attaccato uno dei ballerini del tour. Da lì è stato chiaro che c’era qualcosa di grave, e che aveva bisogno di aiuto.
Perchè ti fai questo?, mi chiese mia mamma… Perchè sono esausta, la risposi”. Demi vola alla casa di cura Timberline Knolls, dove passerà 3 mesi di terapia intensiva. E ora che sta meglio, è molto importante per lei testimoniare.
“So di avere una voce che posso usare per fare bene o male. E’ un dono di Dio. So che posso condividere la mia esperienza ed essere d’aiuto, oppure non dire niente a nessuno e fare come il resto di Hollywood e nascondere i miei segreti. Non voglio fare così”.
“Penso di essere nata con un disordine alimentare, perchè non ho mai avuto un rapporto normale con il cibo. Ho iniziato ad abbuffarmi che avevo 8 anni; mangiavo d’impulso. Ero capace di cucinare un’intera teglia di biscotti e mangiarmeli tutti. Poi a 12 anni venivo sbeffeggiata a scuola, mi chiamavano grassa. Sono passata dall’essere una che si abbuffava a non mangiare più, e ho perso 13 chili. Da lì in avanti ho continuato a mangiare meno del necessario, ma il mio peso si è stabilizzato”.
L’anoressia si trasforma così in bulimia: “Ho iniziato a vomitare per perdere peso”.
Spesso si attribuiscono questi disagi a infanzie disturbate: invece Demi non ha che splendidi ricordi di quando era bambina. E si sentiva già una piccola superstar… già a sette anni inizia a imboccare la strada dello spettacolo. Ma a scuola arriva il bullismo, così pesante da spingerla a ritirarsi e studiare a casa a 15 anni – e, sull’altro fronte, la sua carriera artistica decolla. E i comportamenti da dipendenza si intensificano.
“Quello che facevo era manipolare e nascondere le situazioni – diventi molto scaltro e quatto. La parte spinosa di questa malattia è che inizi a mentire alle persone intorno a te, e diventi qualcuno che non sei. Fa paura”.
E a fianco dei disturbi alimentari, Demi inizia a sviluppare un problema di autolesionismo: “Ho iniziato che avevo 12 anni, quando subivo bullismo. Era il mio modo di gestire lo stress, e spesso vi ricorrevo quando ero sotto pressione. Chi si auto-lede usa le lame di rasoio, le forbici o altri oggetti appuntiti, o si bruciano. Li ho provati più o meno tutti”.
“La chiave è che devi volerlo. Il problema di molte celebrities è che vanno in terapia ma non ci restano per tutto il tempo: vogliono andarsene a casa dopo 30 giorni. Ma a me hanno detto ‘No, non sei migliorata’. Facevo 14 ore di terapia ogni giorno, e non è stato divertente. C’erano sessioni dalle sette del mattino alle nove di sera: Alcolisti Anonimi, Tossicodipendenti Anonimi, Anoressici e Bulimici Anonimi, Autolesionisti Anonimi. Era un costante lavoro emotivo, era sfibrante; alla fine della giornata l’unica cosa che volevi fare era dormire”.
E quello che l’ha aiutata più di tutto è stata trovarsi a contatto con donne e ragazze di ogni età, con le loro vite, le loro esperienze. E anche con cose di tutti i giorni come rifarsi il letto e pulirsi la stanza, alle quali non era abituata.
“Non potevo andare in bagno da sola perchè avevano paura che mi purgassi, e non potevamo avere rasoi, quindi avevo le gambe tutte pelose. E non avevamo cellulari”.
Ancora oggi insieme a Demi vive Sarah, che ha un ruolo di supporto e controllo nella guarigione di Demi. Fra le altre cose, si assicura che faccia tre pasti pasti al giorno – quella del cibo è una delle sfide più difficili.
“Spesso piangevo perchè ero terrorizzata dall’idea di fare tre pasti al giorno. Ho iniziato a mangiare solo per andarmene a casa. Non so cosa l’ha fatto scattare, ma poi ho capito che volevo uscire dai miei disturbi alimentari. Ora riesco a mangiare tutti i pasti che devo e non vomitare. C’è sicuramente la tentazione – la combatto dopo ogni pasto. E’ una dipendenza e la dovrò combattere per il resto della mia vita. Non c’è una cura, potrei incasinare tutto, ma voglio essere un modello di vita per le mie fan e la mia sorellina. Ci sono giorni nei quali mi guardo allo specchio e penso ‘Dio, i miei jeans non mi stanno oggi – che schifo’. Ma mi trovo in una fase molto più spirituale ora. Posso pregare e avere un grande sostegno intorno a me”.
Famiglia e amiche: queste le persone che non hanno mai smesso di starle accanto e aiutarla.
“La mia guarigione è ancora in corso; dicono che l’immagine del proprio corpo sia l’ultima cosa a cambiare, e ancora ci combatto ogni giorno. ma sicuramente ho più autostima di quanta non ne avessi un anno fa”.
Ma ancora non abbastanza da mettersi davanti alle telecamere come attrice: “So che potrei trovarmi in una posizione psicologicamente fragile; non sono abbastanza sicura di me. La macchina da presa ti ingrassa di 5 kg e ho l’impressione di avere troppi tatuaggi per tornare sullo schermo. Se trovano un modo di coprire i tatuaggi, allora mi piacerebbe tornare a recitare, e un giorno mi piacerebbe essere un’attrice di rispetto”.
Infine, Demi confessa che uno dei suoi punti di riferimento è Rihanna, un’altra che è riuscita a superare situazioni di violenza privata e rimettersi in piedi più forte di prima.
“Mi piacerebbe tantissimo fare un duetto con lei!” … e a noi piacerebbe tantissimo vederlo!