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Dark 2: la trama e la recensione di Principio e Fine, l’episodio 2×01

scritto da Alberto Muraro

Torna finalmente su Netflix Dark! La serie cult tedesca, di cui trovate un ampio approfondimento qui, è infatti ritornata in questi giorni con una seconda stagione attesissima dai fan di tutto il mondo.

La serie è uno dei prodotti della nota piattaforma di streaming più particolari ed originali degli ultimi tempi. Contrariamente a quello che vi potreste aspettare dal titolo e dalle atmosfere, non ci troviamo di fronte ad un prodotto horror. Di certo non mancano gli elementi sovrannaturali, mescolati con spunti thriller e fantascientifici che la rendono complessa, ma allo stesso tempo molto intrigante.

Al centro della vicenda c’è la misteriosa cittadina tedesca di Winden, un luogo di provincia apparentemente tranquillo nel quale, ad un certo punto, iniziano ad avvenire delle misteriose sparizioni. Si scoprirà che molti degli eventi che avvengono a Winden sono legati ad una grotta che nasconde tantissimi segreti.

I suoi protagonisti (il giovane Jonas in particolare) dovranno affrontare una forza molto più grande di loro come il tempo, che nel corso della serie si riavvolgerà su se stesso in loop praticamente infiniti (e da molti punti di vista pericolosi!).

La trama di Principio e Fine, l’episodio 2×01 di Dark

dark 2x01

Scopriamo che a 6 mesi di distanza dall’evento con cui si è chiusa la prima stagione, 6 persone sono misteriosamente scomparse da Winden, fra cui Jonas, che si trova ancora nel 2052. La polizia decide dunque di organizzare una task force per cercare di venire a capo del mistero.

Jonas, nel frattempo, scopre che il mondo che noi conosciamo è stato distrutto da un’apocalisse, scatenata dal malvagio Noah grazie ad un piano architettato da un personaggio nuovo, Adam. Questi ultimi continuano la loro opera di manipolazione del giovane Bartosz, che a quanto pare li aiuterà a dare il via alla fine del mondo.

La recensione

La prima puntata di Dark non rispetta forse le aspettative che avevamo maturato. Rimangono le atmosfere, i piani sequenza, i colori cupi, la tensione narrativa ma il racconto è troppo spezzettato e rischia di confondere lo spettatore. Dopo tanto tempo sarebbe stato forse più efficace rimettere insieme i fili della matassa iniziale, almeno parzialmente. In questo modo invece abbiamo avuto decine di punti di vista e di storie diversi intrecciati, senza un vero e proprio filo logico. Speriamo che le prossime puntate riescano ad essere, nonostante il tema trattato sia gia di per se complicato, più lineari.

Che cosa ne pensate della seconda stagione di Dark?