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Black Mirror: impazza sui social l’app Rate Me ispirata alla serie tv, ecco come funziona

scritto da Alberto Muraro

Insieme a Stranger Things, Black Mirror è senza ombra di dubbio la serie tv dell’anno: il serial distopico, creato nel 2011 da Endemol, è sbarcato qualche settimana fa su Netflix e ha iniziato a fare impazzire il web con le sue inquietanti puntate tutte incentrate sull’uso e l’abuso della tecnologia e dei social network nelle nostre vite.

Il primo episodio della terza stagione di Black Mirror, andato in onda qualche giorno fa, si intitola Caduta Libera e racconta la storia di una donna, Lacie, ossessionata dalla popolarità sui social (nonostante non sia né particolarmente avvenente né molto raffinata) e alla disperata ricerca di una casa dei sogni che, scontato dire, è totalmente al di fuori delle sue possibilità. L’unico modo per Lacie di ottenere un notevole sconto sull’abitazione che brama è quello di aumentare a dismisura il suo social score, basato sulle interazioni che intrattiene all’interno delle sue reti sociali e valutato da un’app chiamata Rate Me.

L’idea dietro all’episodio ha portato i produttori della serie a creare davvero una speciale applicazione, già diventata molto virale su internet, attraverso la quale è possibile verificare qual è il proprio livello di popolarità sui social con un semplice click (la potete provare cliccando qui): basta infatti inserire il proprio nome e cognome, oppure il nick social, per leggere la propria valutazione da 0 a 5 stelle, proprio come succede, giusto per fare un esempio, su iTunes.

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Se non si è soddisfatti del proprio punteggio si può sempre cliccare su Want to boost your ratings? Find out how”, un link tramite il quale verrete reindirizzati verso una pagina ufficiale Netflix in cui si promuove un mese di prova gratuito.

Non è certo la prima volta che la piattaforma di streaming cinematografico e di serie tv se ne esce con un’idea promozionale geniale: qualche giorno fa, infatti, Netflix ha deciso di utilizzare Salvatore Aranzulla, celebre guru del web, come sponsor per la serie tv di Charlie Brooker.