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Sanremo 2023: il testo e il significato di Parole dette male di Giorgia

scritto da Giovanna Codella
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Il testo del brano Parole dette male di Giorgia è stato appena svelato da Tv Sorrisi e Canzoni. Si tratta del brano con cui l’artista partecipa alla 73esima edizione del Festival di Sanremo.

È una canzone d’amore che racconta una relazione passata: “‘Ogni tanto ti vedo in giro ma poi non sei tu’ dice all’inizio del brano Giorgia, perdendosi poi in ricordi come ‘Le tue risate e fare i cretini nei prati’ che ricordano “Questo piccolo grande amore”. Ma l’emozione non si può provare a ripetizione, dice la cantante, e tra i ricordi ci sono purtroppo anche delle ‘ultime parole, quelle dette male, maledette'”.

Per il suo ritorno sul palco del Teatro Ariston, Giorgia nella serata delle cover sarà affiancata da Elisa.

Un regalo per tutto il pubblico e una scelta fatta di arte ma soprattutto di cuore, che le rivede insieme a Sanremo a distanza di 22 anni da quell’edizione memorabile del Festival 2001 quando, poco più che 20enni, entrambe in gara, strinsero un profondo legame artistico e umano condividendo la stessa esperienza e le stesse emozioni.

Fianco a fianco per dare voce a tante cause sociali e ambientali (da Amiche per l’Abruzzo a Una Nessuna Centomila), legate da una sincera e profonda amicizia, le due artiste saranno per la prima volta insieme sul palco di Sanremo per un atteso duetto proprio sulle note di Luce (Tramonti a Nord Est) e Di sole e d’azzurro.

Testo di Parole dette male di Giorgia

Ogni tanto ti vedo in giro
Ma poi non sei tu
E quante macchine come la tua
Dello stesso blu
La mia pelle è il mio foglio bianco
E ci scrivo su
Pensieri brevi lunghi una vita
Forse di più
Non sei più mio ricordo sei un’allucinazione
Chiudo ancora i miei occhi
Quando sento il tuo nome
Il cielo che crolla giù
E io non ragiono più
E tu alla fine eri una bella canzone
La prima fuga al mare in moto d’estate
Le tue risate e fare i cretini nei prati
Andare a dormire ancora bagnati
Alla fine eri una bella canzone
Che non si può ascoltare a ripetizione, maledizione!
Ricordo le ultime parole
Quelle dette male, maledette
Ci sono cose che non ho deciso
Tipo cosa farò
Galleggiare senza direzione
Finché mi ritroverai
Ogni volta che vedo il mare
Io cresco un po’
Qualcuno ha messo il tuo stesso profumo
Cambia il colore al pomeriggio però
È un pensiero profondo
Come un capello biondo
Conficcato là in testa
Che mi dice che il mondo
Ora non esiste più e io non ragiono più
E tu alla fine eri una bella canzone
La prima fuga al mare in moto d’estate
Le tue risate e fare i cretini nei prati
Andare a dormire ancora bagnati
Alla fine eri una bella canzone
Che non si può ascoltare a ripetizione, maledizione!
Ricordo le ultime parole
Quelle dette male, maledette
Non tutto è finto nei film, la realtà forse sì
Non tutto è finto nei film, la realtà forse sì
E tu alla fine eri una bella canzone
Tutta la luce l’alba che brucia le mie paure
Eri una bella canzone, maledizione!
La mia maledizione
E tu alla fine eri una bella emozione
Che non si può provare a ripetizione,
La mia canzone
Ricordo le ultime parole
Quelle dette male, maledette

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