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Quanto Ti Vuoi Bene? Un’indagine che parla di Te.

scritto da admin

Un’indagine e una mostra in Triennale che mettono in luce l’universo delle teenager italiane, sicure di se, amanti della moda e iper tecnologiche

Preadolescenti e adolescenti italiane protagoniste di un’iniziativa congiunta molto importante. Partiamo da un’indagine chiamata Quanto Ti Vuoi Bene?, diffusa da futuro@lfemminile, il progetto di responsabilità sociale di Microsoft e Acer, a conclusione del percorso artistico-culturale ideato dalla fotografa Jacqui James, in collaborazione con Dove e patrocinato dal Ministero della Gioventù e del Ministero per le Pari Opportunità.

L’indagine

Rivolta a ragazze dai 9 ai 16 anni, l’indagine ha voluto sondare il livello di autostima delle giovani e il ruolo della tecnologia nella loro vita, con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di una corretta percezione di sé e un uso consapevole dei nuovi strumenti digitali, per una crescita equilibrata delle “donne di domani”. Attraverso un sondaggio online realizzato sul portale Msn, sono stati raccolti 3200 questionari che, grazie all’analisi elaborata dalla psicologa Maria Rita Parsi – Presidente Fondazione Movimento Bambino e direttore scientifico del progetto – hanno consentito di tracciare due “macro-profili” caratteriali, catalogando i risultati per fasce d’età: preadolescenti (9-12 anni) e adolescenti (13-16 anni). Noi vi sveleremo i risultati relativi alle adolescenti…

Sentirsi belle prima di tutto

Alle adolescenti piace apparire ed esibirsi, ma sentono il bisogno di trasformarsi alla ricerca di un look perfetto: il 25% dichiara “mi piace specchiarmi” e il 10% impiega più di un’ora a ricercare il vestito giusto la mattina. Citano spesso il make-up e le riviste di moda come oggetto del “non potrei vivere senza”. Sicure all’apparenza, arrossiscono per un complimento (35%), analizzano quanto sia vero un complimento (il 15% non ci crede e si sente presa in giro), esitano prima di concedersi una seconda fetta di torta (il 5% ammette “solo se nessuno mi vede”).
Considerando il ruolo centrale della tecnologia, le intervistate affermano di possedere un cellulare da cui invia sms e il 90% naviga in Internet per più di 3 ore al giorno (nel 35% dei casi). Tra le più giovani il 65% è curiosa di sperimentare i nuovi strumenti digitali ma chattano poco, non frequentano molto le community online e si dividono tra chi usa il Web per fare i compiti, ricercare e approfondire (50%) e chi per divertimento (50%). Per le adolescenti prevale la ricerca del gruppo, il desiderio di contatto e condivisione anche nell’uso della tecnologia – il 45% ha un profilo su Facebook e il 40% usa Messenger, a discapito dei vecchi diari e gli album di ricordi. Anche i loro sentimenti si arricchiscono di virtuale: scrivono lunghe email (80% delle adolescenti possiede un account di posta elettronica) ai loro amori e vivono l’innamoramento con una modalità più completa e ”multimediale”, composta da parole, codici, faccine, suoni e immagini.

La mostra fotografica

Il mondo delle giovani è svelato anche in un intreccio di immagini ed emozioni catturato nei ritratti della fotografa australiana Jacqui James, che ha incontrato alcune ragazze nelle principali città d’Italia per farsi raccontare quanto si vogliono bene cogliendone l’essenza attraverso l’obiettivo della macchina fotografica.
Oltre 90 scatti, accompagnati dalle testimonianze delle protagoniste, esposti alla Triennale di Milano fino al 27 marzo (ingresso gratuito – vi consigliamo di andarci!), nella mostra fotografica realizzata in collaborazione con il Comune di Milano grazie al sostegno dell’Assessorato alla Famiglia, Scuola e Politiche sociali.

Per visionare i risultati della ricerca visitare il sito della Fondazione Movimento Bambino