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Miley Cyrus diverte Milano: Recensione del concerto del Bangez Tour!

scritto da Laura Boni

Il faccione di Miley appare sul mega schermo. Una lingua gigante le esce dalla bocca. Lei, stretta in un corpetto di paiettes, ci scivola sopra e scatena urlo assordante dei 10mila fan presenti. E questo è solo l’inizio! Sono arrivata al concerto del Bangerz Tour di Miley Cyrus al Forum di Milano aspettandomi sinceramente di tutto. Abbiamo visto le foto dei concerti in giro per il mondo, ormai conosciamo la sua irriverenza e voglia di stupire, ma niente poteva prepararci alla festa colorata, scandalosa e ironica che la cantante americana aveva in serbo per noi.

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Il concerto si apre con SMS (Bangerz), seguito a ruota da 4×4 e, dopo l’entrata trionfale, Miley chiarisce subito quale sarà il tono dello show perché porta in scena ballerini vestiti da animali e spara 45 parolacce in 1 minuto invitando il pubblico a divertirsi. Colpevole forse il suo fortissimo accento del Tennessee e la parlantina serrata, i fan non sembrano accorgersene, o forse nemmeno gli importa. La prima pietra dello scandalo arriva in sella di una macchina dorata, sulla quale, con un body ricoperto di soldi e le gambe aperte (questo se lo poteva risparmiare), canta Love Money Party.

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Le provocazioni sessuali saranno tante, esplicite ed esagerate durante tutto il concerto; spesso pensavo ai genitori presenti che avranno avuto un infarto ogni volta che Miley simulava un atto sessuale. All’interno del grande e colorato party del Bangerz tour, però, quasi perdono significato e forza e si mischiano all’ironia dirompente che lo show trasuda.  Quello di Miley è un grottesco “freak show” in cui tutto è permesso e tutti sono bene accettati. Che tu sia una nana, un trans, uno struzzo di peluches o anche una ragazzina con la voglia di ribellarsi come lei.

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Il concerto continua con un ritmo serrato sulle note, soprattutto, delle canzoni del nuovo album e quindi troviamo in fila le più lente My Darlin’, Maybe You’re RightFU, fino al divertente “manifesto” del suo nuovo stile Do My Thang#GETITRIGHT. Mentre lei canta non hai mai il tempo di annoiarti perché sul palco accade sempre l’impensabile: compaiono enormi animali, ballerini travestiti da cavalli, cambi d’abito sempre più succinti e anche un enorme gonfiabile del compianto Floyd. Il pubblico di Milano apprezza e si fa coinvolgere, anche se ogni tanto sembra che Miley abbia paura che il pubblico non la capisca; come quando, prima di cantare Adore You, spiega che vuole che i suoi fan si bacino, non importata con chi, ma vuole che tutti mostrino il proprio amore per qualcuno, e per sicurezza, ha piazzato la sorellina Noah in prima fila e la bacia dando il buon esempio ai suo fan. Qui si apre un momento molto bello, in cui una kiss cam a forma di anello di fidanzamento immortala i baci: mamma e figlia, migliori amiche, fidanzati e anche delle coppie gay senza pudore perché sanno che nel regno di Miley non saranno giudicati.

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Per celebrare ancora una volta il suo amato Floyd, annuncia che canterà la sua versione di Lucy In The Sky With Diamonds dei Beatles, già scaricabile da iTunes, e il cui ricavato andrà in beneficenza per i cani che, a differenza di Floyd, non hanno delle mamme amorevoli. Questa è solo la prima delle bellissime cover scelte da Miley; la ex Hannah Montana, infatti, ci ha da un assaggio del suo personale gusto musicale intonando, in un secondo palco vicinissimo alle fan incredule, The SmithSummertime Sadness di Lana Del Rey, iniziata in modo spettacolare a cappella, e Jolene della sua madrina Dolly Parton (arricchita da qualche “francesismo” tipico di Miley). E’ come se avesse voluto ricreare le sue intime backyard sessions in un grande e rumoroso palazzetto e il risultato è incredibile!

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L’ultima parte del concerto, dopo un finto finale in cui vola su uno hot dog gigante cantando Someone Else (la mia personale preferita del disco), Miley torna sul palco con un body con cappuccio ricoperto di Swarosky per il gran finale con We Can’t Stop e Wrecking Ball, che il pubblico urla, più che intona, insieme a lei. La chiusura vera dello show, però, la lascia ad una delle sue canzoni “vecchie” più famose, Party In The USA: completino a stelle e strisce, parrucca bionda, ballerini travestiti da Statua della libertà e presidente Lincoln e, soprattutto, spettacolari fuochi d’artificio. Il suo ironico 4 Luglio.

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Si possono dire tante cose su Miley Cyrus, ma non che non sappia cantare; questa ragazzina del sud degli Stati Uniti sostiene, praticamente da sola, un imponente show di due ore in cui balla, si muore, interagisce con le cose assurde che le accadono intorno e non abbassa mai il livello della performance. Miley ha molta sostanza vocale e chi dice il contrario vi sta raccontando una bugia. Molti scriveranno che Hannah Montana è morta, parleranno di ribellione e volgarità. Dobbiamo ricordarci che quello era suo era solo un personaggio fittizio inventato dalla Disney ed è vero, ci sono molti momenti eccessi e non necessari, ma come diceva una sua vecchia canzone “She is just being Miley”. Che vi piaccia o no.

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Siete stati al concerto di Miley? Vi è piaciuto?