GingerGeneration.it

La parola alla Gelmini: "Studenti strumentalizzati da baroni e centri sociali"

scritto da admin

Il ministro dell’istruzione parla direttamente con gli studenti e cerca di far capire loro l’importanza della riforma che intende portare avanti. Inoltre li mette in guardia dai gruppi, baroni e centri sociali, che a sua avviso cercando di usarli per non perdere i propri vantaggi economici o per seminare violenza con la scusa di una politica che non supporta i giovani.

I fondi saranno di chi li ha meritati e i rettori rimarranno in carica solo sei anni. Dov’è il problema? 

 

Ai microfoni di Radio anch’io la Gelmini fa chiarezza sul principio che sta alla base della sua riforma. Parla di baronismo universitario,che per definizione”indica la tendenza, da parte di detentori di autorità o di particolari poteri, a favorire i propri parenti a causa della loro relazione familiare e indipendentemente dalle loro reali abilità e competenze”. Molti rettori  mantengono le proprie cariche per periodi lunghissimi e possono quindi creare delle vere e proprie lobby di amici e parenti, anche senza meriti, all’interno degli atenei con la triste conseguenza di sottrarre posti di lavoro a chi ha capacità o ha partecipato a concorsi vincendoli onestamente.
Per evitare che questo si verifichi il ddl prevede per i rettori mandati di soli 6 anni e più trasparenza nei concorsi.
Per quanto concerne la distribuzione delle risorse, il ministro chiarisce che esse non saranno più elargite alla cieca ma seguendo una valutazione eseguita dall’Anvur (Agenzia Nazionale per la Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca) che valuterà la qualità del lavoro svolto e le distribuirà secondo i meriti. Tutto questo senza inficiare sulla carriera scolastica degli studenti.

Chi protesta contro il decreto non lo ha compreso o fa il gioco delle lobby

Chiaramente le categorie sopradescritte hanno solo da perdere se il ddl sarà approvato, per questo, secondo la Gelmini, questi gruppi fomentano la rivolta e pretendono emendamenti in parlamento: per agevolare se stessi. Se gli studenti continuano ad appoggiare questi giochi di potere è perché non avvertono la manipolazione che c’è a monte e si lasciano usare per portare a termini disegni di altri.
Anche per i centri sociali ha parole dure, poiché, a sua avviso, utilizzano le manifestazioni studentesche per provocare episodi di violenza contro il sistema.

Pronta a ritirare il ddl se verrà stravolto

Dopo un accorato appello agli studenti, la Gelmini fa sapere che non è disposta a tollerare un disegno di legge monco e scevro delle parti che lo rendono uno strumento davvero utile e con capacità di riformare un sistema che si trascina da troppi anni. Si augura quindi che il Parlamento, il luogo preposto al miglioramento dei provvedimenti, non diventi invece il territorio del pregiudizio e dei preconcetti. Altrimenti, ha dichiarato, non esiterà a ritirare la sua proposta.