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Disneyland Paris: quando riapre il parco? Forse il 30 giugno

scritto da Alberto Muraro

Ci avevamo sperato tanto, lo scorso luglio, quando Disneyland Paris aveva finalmente riaperto le porte dopo lo stop forzato della prima quarantena. Un sacco di belle speranze, di mascherine, di biglietti esclusivamente acquistati online. A nulla erano servite, di fronte alla pandemia, le restrizioni che il parco di divertimenti aveva messo in atto per i suoi guest. E fu così che pochi mesi dopo, a novembre, Emmanuel Macron era stato costretto a chiudere i cancelli della destinazione turistica più magica d’Europa.

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disneyland paris

Il parco è rimasto chiuso e completamente vuoto per tutti gli ultimi mesi. Ma le cose stanno per cambiare. Già, perché con l’arrivo dei vaccini anti Covid-19 dopo tanto buio finalmente iniziamo a vedere un barlume di speranza.

 

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Dopo mesi che definire difficili è poco, Disneyland Paris sarebbe a questo punto finalmente pronto a riaprire. E questa volta, ci auguriamo, senza più stop. Al momento una data certa e ufficiale non c’è, ma si fa sempre più insistente la voce che il giorno chiave da segnarsi sul calendario sia il prossimo 30 giugno.

Quando riapre Disneyland Paris? Forse a fine giugno, ecco i dettagli

Venerdì 30 aprile il presidente francese tornerà a parlare alla nazione per importanti aggiornamenti sull’uscita, progressiva e graduale, dal lockdown.

In base alle prime informazioni trapelate grazie a Europe 1, si inizierà il 3 maggio con una prudente riapertura dei confini regionali. A partire dal 19 maggio il coprifuoco verrà spostato dalle ore 19 alle 21 e ci sarà una riapertura dei locali come bar e ristoranti che servono i clienti all’aperto.

La data chiave però resta quella del 30 giugno, quando (quasi) tutte le restrizioni cadranno. Previa presentazione del pass sanitario infatti partecipare ad eventi e spettacoli all’esterno e in locali chiusi fino ad una capienza massima di 1000 persone. Più in generale cadranno le limitazioni in tutte le strutture che accolgono clientela, seppure con un occhio di riguardo alla situazione sanitaria, al distanziamento e alle misure di igiene personale.

Qualcosa si sta muovendo, insomma. Speriamo davvero che sia soltanto il primo passo verso la fine di un incubo.