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Dimmi che memoria hai…

scritto da admin

Ognuno di noi ha delle capacità innate, delle attitudini e delle inclinazioni, che si manifestano sin da piccoli e che si mantengono nel corso della vita.
Molte di queste inclinazioni, come ricordare benissimo qualsiasi numero, o sapersi orientare nelle strade, o snocciolare informazioni sugli argomenti più disparati, sono dettate dalla nostra memoria.

Il nostro cervello ha, come tutti sappiamo, varie aree: ognuna deputata a una funzione specifica. Lo sviluppo delle diverse aree è leggermente diverso da persona a persona: per questo alcune di noi sono dotate di grande creatività, che magari manifestano nell’abbigliamento; mentre altre per la letteratura, che fa comodo davanti ai fogli del tema; o al contrario hanno una dote quasi soprannaturale per la matematica e il calcolo, che le aiuta a risolvere in fretta i problemi.

Certo, l’esercizio è utile e necessario, ma sviluppando le nostre predisposizioni naturali, possiamo fare molto di più e utilizzare appieno le nostre risorse innate: immagazzinando meglio le conoscenze che richiamiamo più facilmente alla mente piuttosto che altre,  quando ce n’è bisogno.

Cos’è la memoria?
È la capacità del cervello di conservare informazioni, e agisce in tre fasi:

  1. Codifica
  2. Immagazzinamento
  3. Richiamo.

In base alla durata dei ricordi immagazzinati, si può “classificare” il tipo di memoria: si distingue, infatti, tra memoria a breve, lungo e medio termine.

Alcune delle informazioni che pervengono alla memoria a breve termine derivano dalla memoria sensoriale, che contiene solo informazioni grezze e che durano appena pochi secondi.
Nella memoria a lungo termine invece le informazioni sono contenute molto a lungo, e possiamo suddividerla in due tipologie principali: memoria dichiarativa (o esplicita), la quale riguarda le informazioni comunicabili e che vengono richiamate consciamente, oppure la memoria procedurale (o implicita) che invece riguarda le informazioni relative a comportamenti automatici.

La memoria dichiarativa può essere ulteriormente suddivisa in memoria episodica, che riguarda le informazioni specifiche ad un ambiente particolare, come un momento e un luogo, e memoria semantica, che riguarda idee e affermazioni indipendenti da uno specifico episodio. Per fare degli esempi: il ricordo della trama di del film visto lo scorso sabato al cinema riguarda la memoria episodica, mentre ricordarsi il nome dei personaggi dello stesso film riguarda la memoria semantica.

La memoria autobiografica è un caso particolare della memoria episodica, che riguarda episodi realmente avvenuti a noi stesse. La memoria procedurale riguarda invece soprattutto le abilità motorie e fonetiche, che sono apprese con il semplice esercizio e utilizzate inconsciamente.

Quattro “memorie” per imparare
Per l’apprendimento usiamo soprattutto quattro strategie: visual (visiva), auditory (uditiva), kinesthetic (cinetica) o tactile (tattile).

Visiva:
La prima appartiene a chi riesce a ricordare meglio per immagini, chi si organizza mediante schemi e ricorda visivamente la posizione degli oggetti all’interno di una stanza (come quando cerchiamo di immaginare la nostra stanza e vedere dove abbiamo messo le ultime scarpe comprate).

Uditiva
Chi ha una memoria uditiva invece, riesce a ricordare e vuole ricevere più informazioni possibili; come quando a distanza di anni ricordiamo una frase detta dalla nostra amica del cuore, e ci sembra di sentirla con la sua stessa voce. È anche il modo attraverso cui ci ricordiamo meglio i ritornelli delle nostre canzoni preferite.

Cinetica
Ha una memoria cinetica chi invece sembra avere l’argento vivo addosso, e impara facendo le cose, che è sempre in movimento. Quando riguarda i bambini, questi spesso sono scambiati per irrequieti, quando semplicemente riescono a imparare attraverso la percezione spaziale  del corpo. Meglio non frenare questi soggetti, è il loro modo di esprimersi e di imparare.

Tattile
Se invece adori fare piccoli oggettini con le tue mani, oppure un gioco t’insegna più di un libro, e se scrivi una cosa sullo schermo del pc la ricorderai sicuramente meglio, allora probabilmente hai una memoria tattile. E allora ricama, costruisci, decora, mettiti in gioco: darai cibo alla tua memoria.

 

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