GingerGeneration.it

X Factor 6, seconda puntata: i casting di Bari e Roma

scritto da Alice Ziveri

La seconda puntata dei provini di X Factor 6 ci ha portato, come sempre, un’ondata ibrida di talento e comicità.
Questa volta i giudici, Morgan, Elio, Simona Ventura e Arisa, approdano nel Sud Italia, a Bari.

Si inizia bene con due giovani ragazze, Ariane e Mimosa.
Ariane è una diciassettenne d’origine ivoriana con una situazione economica un po’ difficile in famiglia; tuttavia, tutti hanno voluto sostenerla nel suo sogno. Stupisce i giudici con la sua voce calda, blues, e con il suo modo di stare sul palco sciolto e coinvolto. Si esibisce su I Say A Little Prayer For You, e il verdetto è chiaro per tutti – “Hai un timbro unico, fantastico! Sei nata per fare questo!” afferma Elio con convinzione.
Mimosa è forse meno dotata dal punto di vista vocale, ma la sua espressività commuove i giudici ancora prima che lei racconti la sua storia. Canta La prima cosa bella, e Morgan capisce che nel verso “la senti questa voce” c’è un messaggio – ed ha ragione. La ragazza, infatti, pensa al papà appena perso mentre la canta. E’ proprio questa forse emozione a convincere i 4 giurati.
La stella di questa puntata è però Mara, una 26enne acqua e sapone con una simpatica chioma riccia alla Lucio Battisti. Quando apre bocca per cantare Dancing di Elisa, non ce n’è per nessuno: la sua voce è cristallina, commovente. “Hai la vocazione. E sei una persona pulita, senza vanità nè superbia”, le dice Morgan. La decisione è unanime: 4 sì!
Anche Alessandra, 30enne spinta dal compagno con parola abbastana violente (“Sei una fallita”) a partecipare ai provini, è una rivelazione: la sua interpretazione di Cornflake Girl è davvero piacevole. Passano anche la rockabilly Lucrezia, che canta Lana Del Rey, le due gemelle modenesi Provs Destination, con il loro look anni ’80, e il riccioluto Nicolò, che Elio reputa già all’altezza di un professionista.
E ora passiamo alle note dolenti.
Roberto Perna è un fisioterapista appassionato d’eleganza, che si presenta vestito da damerino e fa discorsi filosofici sull’eleganza buttando indetro il ciuffo come il miglior Justin Bieber d’annata. Il suo esordio con “Avvenenti signori della giuria” non è certo dei migliori, e dopo un’esibizione mediocre saluta con un inascoltabile “Serena notte”, che è già diventato un tormentone. Così come la perla di saggezza secolare elargita gentilmente dalla signora Francesca, detta Devia: “L’X Factor è una sofferenza che c’hai”; forse quella che abbiamo provato nell’assistere alla sua deturpazione della lingua inglese mentre cercava di cantare What’s Love Got To Do With It di Tina Turner (o Turney, come preferisce dire lei). Infine c’è Armando, che deve avere amici molto cattivi che gli hanno detto che ha una vocalità simile a quella di Freddie Mercury. Ecco… no. Però ci mette passione. Magari non con il frontman dei Queen, ma qualche lontana parentela con un cantante potrebbe averla. Come dice Simona Ventura,  a giudicare dalle sopracciglia potrebbe essere “il figlio non riconosciuto di Elio”.
Tornando ai tormentoni: avevate mai sentito parlare di demengonizzatori?
A quanto pare è una figura professionale di cui il mondo potrebbe avere bisogno. Fernando è un pallavolista molto carino e, senza dubbio, con del talento. Vuole dimostrare al padre che può farcela, che può vivere di musica. E ha una bella voce, un bel modo di cantare… c’è solo un problema: assomiglia terribilmente a Marco Mengoni. “La bocca storta, l’occhio al cielo, le mani…” sottolinea Morgan “devi demengonizzarti”. E’ vero, è innegabile. E anche se il ragazzo ripete che non cerca di emulare nessuno, e che quello è solo il suo modo di essere, non basta a farlo passare. Forse un po’ crudele.
Crudele è anche Simona Ventura con Carmen, una cantante già abbastanza nota nell’ambiente romano. C’è da dire che anche lei all’inizio si presenta con un fare un po’ spocchioso, come una piccola diva, ma poi in parte se ne rende conto e cerca di ridimensionarsi. E sa cantare. Morgan la interrompe “giusto per il gusto sadico di interromperti, non perchè canti male ma perchè sei antipatica”. Sì, i giudici si trasformano in aguzzini e la massacrano, punizione per la sua iniziale superbia, però poi la fanno passare.
Roma ci regala più risate che cantanti: il posto d’onore va ad Avetik, cameriere armeno dalla tonalità molto “tenorile”, per così dire. Con la sua versione di Crying At The Discoteque e il sue sorrisone è già diventato un mito! Da non dimenticare neanche Gianluigi, che ripesca, I Want To Break Free come Armando – però lui preferisce chiamarla Aiuanciubbifrì.
Nota d’onore anche per Daniele, che è una persona coerente: studia odontoiatria, e infatti ha una dentatura bella solida e smagliante. E sembra Zayn Malik da “meno bello”, infatti canta i One Direction. Ma non c’è posto per lui accanto a Zayn & soci.
Chi riesce a superare la selezione è invece Loriana, musicista e cantautrice. Deve supplicare la giuria di farsi risentire con una seconda canzone a cappella, ma con quella convince Morgan, l’ostile, e lascia il palco festeggiando.

I talenti sono stati individuati: non resta che aspettare settimana prossima per vedere come se la caveranno al bootcamp!
…Serena notte!