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Tutte le volte che ho scritto ti amo: la recensione del film Netflix

scritto da Federica Marcucci
noah centineo

Immaginate di avere un segreto, anzi cinque segreti, che se rivelati al resto del mondo possono essere in grado di cambiare la vostra vita per sempre. Questo è quel che succede alla giovane protagonista di Tutte le volte che ho scritto ti amo, film prodotto da Netflix che dalla sua uscita (il 7 agosto) è già diventato un fenomeno tra i teen di mezzo mondo.

Tratto dal primo romanzo della trilogia di Jenny Han, il film racconta le vicende di Lara Jean: una sedicenne timida quanto sognatrice che preferisce vivere di immaginazione piuttosto che fare i conti con la realtà. Motivo per cui ogni volta che prende una cotta per qualcuno scrive una lettera che, tuttavia, resta ben custodita in camera sua.

Fino a quando sua sorella minore non decide di dare una sferzata alla sua vita inviando tutte le missive ai destinatari, tra divertenti equivoci, riflessioni sull’importanza di vivere la vita senza paura e sulla scoperta dei sentimenti grazie all’incontro con Peter.

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I due personaggi protagonisti sembrano essere cuciti addosso ai due giovani attori protagonisti (Lana Condor e Noah Centineo), freschi, spontanei e perfetti per descrivere uno spaccato di adolescenza senza troppi stereotipi.

Certo, qualche cliché tutto americano a condire il tutto c’è (il mito della popolarità al liceo, la vacanza con la scuola)… però è studiato e rivisto per raccontare una storia che si spinge più in profondità rispetto ai soliti teen movie.

Tutte le volte che ho scritto ti amo infatti è in primis un film che parla di fragilità, insicurezze e sogni, e dell’importanza che hanno le persone intorno a noi per aiutarci a vivere in modo sereno.

In questo senso la protagonista, nel corso di tutto l’arco narrativo, vive un’importante percorso di crescita in cui dovrà fare i conti con la paura di vivere una storia d’amore, il senso di mancanza di una madre scomparsa troppo presto, ma anche episodi di bullismo scolastico senza apparente motivo.

Un vero e proprio viaggio di maturazione in cui Lara Jean sarà accompagnata dalla sua famiglia, in primis dalle due sorelle, ma anche da vecchi e nuovi amici, oltre che del suo nuovo amore di cui dovrà imparare a fidarsi senza regole prestabilite.

Di certo Tutte le volte che ho scritto ti amo non resterà nella storia del cinema per le sue innovazioni stilistiche o per la sua originalità, ma sicuramente può ambire a diventare un piccolo grande cult in grado di raccontare in modo onesto e delicato un’intera generazione.

Guarda il trailer del film:

Avete già visto Tutte le volte che ho scritto ti amo?