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The Woman in Back: la svolta horror di Daniel Radcliffe, recensione del film

scritto da Laura Boni

Vi ricordate il maghetto 11enne che arrivava per la prima volta a Hogwarts?! Ecco dimenticatevelo! Perchè il Daniel Radcliffe post-Harry Potter è cupo, triste ed inquietante. L’attore inglese ha deciso di iniziare la sua nuova vita cinematografica con The Woman in black, adattamento di un romanzo dark di Susan Hill, che arriva nelle nostre sale dal 2 marzo. Accanto a Daniel nel film troviamo anche Ciaràn Hinds, Janet Mcteen e Liz White.

La donna in nero:

Ci troviamo nei primi del ‘900, Arthur Kipps, (Daniel Radcliffe) è un giovane avvocato, vedovo, che oltre al sorriso sembra aver perso ogni capacità di aprirsi verso gli altri dopo la morte della moglie. Lo straniamento dello spettatore nel vedere Harry Potter cresciuto, depresso e padre di un bimbo di quattro anni c’è all’inizio e tanto. Arthur è costretto a lasciare il figlio per recarsi per lavoro nel remoto ed inquietante villaggio di Crythin Gifford; il giovane avvocato si deve occupare della sistemazione e della vendita di una casa dopo il decesso della sua proprietaria. Se non porta avanti con successo questo progetto, è licenziato. Una volta arrivato nel villaggio però, iniziano gli ostacoli: i loschi figuri che lo abito sono ostili ad ogni contatto con lui e cercando di impedirgli categoricamente di raggiungere la casa. Strani e misteriosi eventi sono successi in questa cittadina e l’arrivo di Arthur sembra risvegliare tragici ricordi. La sua destinazione è Eal Marsh House, una sinistra villa abbandonata nel bel mezzo di una desolata palude. E ci si chiede subito perchè mai qualcuno abbia scelto di andare a vivere li in principio! La casa, come in ogni buon film horror che si rispetti, è piena di segreti tristi ed inquietanti, che vengono alla luce attraverso l’apparizione di una misteriosa donna completamente vestita di nero. The woman in balck, appunto. Insieme all’angoscia di Arthur cresce anche il terrore in città: da quando lui è entrato in quella casa cose terribili accadono ai bambini e suo figlio sta per arrivare…

Addio Harry:

Nonostante mi abbia obbligato a 93 infiniti minuti di ansia, spaventi e scene che mi sono sognata per le successive tre notti, Daniel Radcliffe ha fatto un buona buona prova attoriale, perchè, passato il legittimo straniamento iniziale, riesce a far dimenticare che quello che abbiamo davanti è lo stesso attore di Harry Potter. La sua interpretazione è intensa, sofferta e credibile e, se combinata al successo già ottenuto a Broadway, promette bene per il futuro della sua carriera. Il film non è memorabile, va detto. La struttura narrativa in molti punti ricorda quella di The Ring, anche se ovviamente la trama è molto diversa; ma, allo stesso modo del suo famoso predecessore, il finale ti fa dubitare dell’utilità di tutta quella paura.  In ogni caso, The Woman in Black ci da la possibilità di vedere un lato inedito di Daniel Radcliffe, che sicuramente susciterà nel pubblico la voglia di vederlo intraprendere nuove avventure (magari meno inquietanti!), sia che siano fan di Harry Potter o meno.

Avete visto The Woman in Black? Vi è piaciuto? Cosa ne pensate dell’interpretazione di Daniel?