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Sanremo Giovani: Pippo Baudo e Fabio Rovazzi recensione e commento

scritto da Claudia Lisa Moeller

Sanremo Giovani è uno speciale in due puntate su RAI 1 in prima serata in onda il 20/12/18 e 21/12/18. A condurre la nuova strana coppia composta da Fabio Rovazzi e Pippo Baudo.

Sanremo Giovani doveva essere la versione fresca e nuova di Sanremo, ma ci sono molti “ma”. Primo perché chiamare la competizione come un altro show sempre in onda sulla RAI dal nome quasi identico come SANREMO YOUNG? Ciò rende anche sul web a volte non facile trovare la competizione. Secondo mandare in onda in questi giorni pre-natalizi un programma nuovo è uno spreco.

Tra saggi di Natale, pizzate, ultima corsa ai regali è stata un’occasione sprecata mandare in onda proprio in questi giorni. Terzo ancora l’ennesimo talent? La giuria, il televoto, la musica. Ma non finiscono mai i talent, perché dovremmo vedere questo?

Ma cosa ricorderemo di questo ennesimo talent dal nome Sanremo Giovani? Fabio Rovazzi ci riprova. Dopo la carriera di cantante, quella di attore, ora tocca a quella di presentatore. Il ruolo è sempre quello: il Calimero della musica rap, lo sfortunato compagno di classe che non è proprio bello ma fa tanto simpatia. Certo condurre senza esperienza su RAI 1 uno spin-off di Sanremo non è proprio da ultima ruota del carro.

Dopo le collaborazioni con Gianni Morandi, i video musicali con tutte le celebrità del mondo della tv e non solo, entrare in RAI e a Sanremo con Pippo Baudo ti rende tutto meno che l’ultimo Calimero della combricola. Tanto più le battutine (“Claudio Baglioni mi ha chiamato alle 3 del mattino per sbaglio…”) che non fanno ridere e che vorrebbero far sembrare Rovazzi, quello che è finito al Festival per caso, quando semmai tutti gli occhi erano puntati sul giovane ampiamente sponsorizzato.

Sulla prima di Rovazzi come conduttore possiamo solo scrivere: va bene l’inesperienza, ma non è mai una scusa per non imparare qualcosa di nuovo. E ciò fa restare tranquillo, quasi sardonico il vecchio Pippo vicino a Fabio Rovazzi.

Pippo Baudo al suo 13° Festival rimane la certezza della RAI. Voce forse più stanca, ma i movimenti e la posa di sempre. Modi chiari, voce impostata, calma e certezza. Pippo Baudo si muove con la consapevolezza che mai un giovane lo scalzerà, anche perché Rovazzi non ci prova nemmeno per sbaglio “a rubargli il lavoro”. Anzi legge il gobbo, non cerca di capire il segreto della RAI, ma si limita a riproporre il suo ruolo che da un po’ di anni vediamo sul web o altrove.

Il nonno Pippo non viene mai sfidato o anche solo provocato dal nipotino Rovazzi che doveva essere il Pierino del web che prova a conquistare la più seria e impostata RAI. Giovani che travolgono i vecchi? Semmai vecchi rasserenati dalla opacatezza dei giovani che arrivano con tanto strombazzi, ma poi si limitano ad essere una quinta scenica. Sanremo Giovani è riassumibile nella presentazione della cantante Symo: la sua canzone è sulla paura di amare e il conduttore sprona la cantante e non solo ad aver coraggio ad affrontare una vita appassionata e sì, sia felice ma anche dolorosa.

Ed eccoci all’ultima riflessione. Altro che innovazione e voci nuove Sanremo Giovani: molti di questi personaggi vengono da altri talent show. Sanremo Giovani è la riprova non tanto che tra Mediaset e RAI ormai “non c’è nessun grado di separazione” (come recita una canzone di Sanremo di pochi anni fa), ma che ormai i prodotti di Maria de Filippi sono ovunque. Perfino in uno spettacolo condotto da Pippo Baudo.

Voto a Sanremo Giovani? 6: è l’ennesimo talent che mischia assieme alla casaccio giurati (due comici come Luca & Paolo cosa giudicano in fatto di musica?) e ripropone i giovani presi da altre talent. I due vincitori di Sanremo Giovani, infatti, hanno la chance di andare a Sanremo e di nuovo a Sanremo gli unici giovani (salvo rare eccezioni) vengono dai talent.

E tu cosa ne pensi di Sanremo Giovani?