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Maturità 2017: il testo, la parafrasi e il significato di Versicoli Quasi Ecologici di Giorgio Caproni

scritto da Alberto Muraro

Ormai lo saprete già tutti: Giorgio Caproni è il nome dell’autore di letteratura scelto dal Ministero dell’Istruzione per la prima traccia del tema di italiano. La scelta, che molti hanno contestato in quanto si tratta di un autore minore, è ricaduta su una poesia intitolata Versicoli quasi ecologici, tratta dalla raccolta Res Amissa. Ecco la poesia:

Non uccidete il mare,
la libellula, il vento.
Non soffocate il lamento
(il canto!) del lamantino.
Il galagone, il pino:
anche di questo è fatto
l’uomo. E chi per profitto vile
fulmina un pesce, un fiume,
non fatelo cavaliere
del lavoro. L’amore
finisce dove finisce l’erba
e l’acqua muore. Dove
sparendo la foresta
e l’aria verde, chi resta
sospira nel sempre più vasto
paese guasto: Come
potrebbe tornare a essere bella,
scomparso l’uomo, la terra.

Res amissa significa “cosa perduta” e fa riferimento alla natura, al centro della poesia. Come forse potreste intuire da alcune parole presenti nel testo (aria verde, non uccidete il mare, sparendo la foresta) si fa riferimento all’inquinamento e alla stoltezza umana, che non rispetta e anzi distrugge tutto quello che lo circonda.

I temi fondanti sono dunque la natura e l’uomo, due entità allo stesso tempo in simbiosi e in contrasto: in chiusura, Giorgio Caproni sottolinea quanto farebbe bene al pianeta se l’uomo non esistesse, lanciando così un’invettiva nei confronti dello sfruttamento delle risorse naturali e del pianeta Terra in generale.

Che ne pensate di questa poesia di Giorgio Caproni? L’avete scelta anche voi come traccia alla Maturità 2017?