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Live Nation e lo scandalo del secondary ticketing: la conferenza stampa a Milano

scritto da Alberto Muraro

Live Nation è in questi giorni sulla bocca di tutti e purtroppo, almeno per stavolta, non in funzione di uno dei suoi artisti di punta: la più importante agenzia organizzatrice di eventi (musicali e non) in Italia è infatti nell’occhio del ciclone dopo che un servizio de Le Iene ha dimostrato i legami dell’azienda con una società di secondary ticketing, un sito che rivende i biglietti dei live a prezzi stellari. Nonostante il problema fosse già risaputo, la bolla è definitivamente scoppiata dopo il caos generato dal doppio live dei Coldplay a San Siro, a tal punto che già nelle prossime settimane il caso potrebbe finire nei tribunali.

Questa mattina si è tenuta a Milano un’importante (e affollatissima) conferenza stampa nel corso della quale l’amministratore delegato di F&P Group Ferdinando Salzano e Claudio Maioli (manager di Ligabue) hanno sottolineato di voler chiarire una volta per tutte la vicenda (anche per vie legali, se fosse necessario) respingendo qualunque accusa di collaborazione con siti di bagarinaggio online.

Durissime le parole di Salzano, che si è detto molto nervoso (è una delle mie conferenze stampa più difficili, stanotte ho dormito poco) e soprattutto amareggiato: l’AD si è espresso senza mezzi termini, parlando di calderone di m****a e di un sistema al pari di un cancro, una truffa bella e buona ai danni dei consumatori, che non riescono più ad avere fiducia negli artisti nel momento in cui si ritrovano, loro malgrado, biglietti subito esauriti per i loro concerti preferiti e disponibili a prezzi triplicati (se non peggio) su piattaforme illecite.

Chi trema in questo caso non è soltanto Live Nation, dunque, ma anche Ticketone (leader praticamente incontrastato della vendita di biglietti in Italia) qui rappresentato dall’amministratore Stefano Lionetti , visibilmente in imbarazzo di fronte ai giornalisti che lo incalzavano con domande precise che, purtroppo, non hanno ricevuto le risposte sperate.

Ticketone prenderà provvedimenti contro Live Nation, visto che esistono dei contratti in essere che non sono stati rispettati? Sì e no, bisognerà ancora aspettare. Nel frattempo, anche l’opzione di arginare il fenomeno con la creazione di biglietti nominali sembra essere infattibile: nonostante sia pratica comune in tutta Europa, sembra che per il servizio di ticketing ufficiale si tratti di un cambiamento complicatissimo da attuare da un punto di vista meramente tecnico.

Tante questioni sono dunque ancora aperte e senza una spiegazione esaustiva: quel che è certo è che da qui alle prossime settimane altri artisti prenderanno posizione sul tema della rivendita illegale di biglietti e, si spera, ulteriori colpevoli faranno il primo passo per scusarsi o quantomeno cercare di migliorare la loro precaria posizione.

 

Che cosa ne pensate del fenomeno del secondary ticketing e dello scandalo Live Nation di “bigliettopoli”?