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GingerGeneration.it intervista LowLow: “in Redenzione ci sono canzoni generazionali” (VIDEO!)

scritto da Alberto Muraro

La prima volta che incontri LowLow, che tu sia appassionato o meno, la prima cosa che noti è l’outfit: personalmente, non credo potrei mai permettermi di vestirmi come lui, ma sono rimasto davvero sorpreso perchè rispetto a tanti altri rapper questo giovane artista ha uno stile a dir poco unico, che in fondo mi ha conquistato.

La seconda cosa che ti salta all’occhio è la sua energia (e non sta fermo un secondo sulla sedia) e quel guizzo negli occhi che fin da subito ti fa capire che si è appassionato un sacco al suo mestiere, quello di cantautore, rapper e freestyler. La sua passione nasce proprio con l’improvvisazione e le battle, per poi svilupparsi in una modalità di scrivere rime davvero incredibile, che mescola i dettami del rap di Eminem, Notorious B.I.G., Nas e Kendric Lamar con le citazioni di Dante e Italo Calvino, come avviene nei pezzi Canto V e nel suo secondo singolo Il sentiero dei nidi di ragno.

LowLow mi racconta il suo primo disco a cuore aperto, con la chiara consapevolezza (e non c’è nulla di male) di avere dato vita a qualcosa di importante: un progetto legato da un filo conduttore, costituto da personaggi forti, quasi dei supereroi o miti, che si muovono come fantasmi in un mondo frammentato. Il fatto che la copertina del disco sia uno specchio rotto, in effetti, non è casuale, e rappresenta fra le altre cose le mille sfaccettature dell’artista LowLow.

Qui sotto trovate la nostra video intervista a LowLow: che ne pensate di questo artista e del suo Redenzione?

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