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Game of Thrones 7×03: la recensione del terzo episodio The Queen’s Justice

scritto da Alice Giusti

Siamo ormai entrati nel vivo della settima stagione di Game of Thrones: dopo l’episodio 7×01 Dragonstone e 7×02 Stormborn, stanotte è andata in onda la 7×03 dal titolo The Queen’s Justice. La puntata ha visto non solo l‘incontro attesissimo tra Jon Snow e Daenerys, ma ci ha regalato altri momenti epici che non possiamo certo ignorare!

ATTENZIONE SPOILER: NON CONTINUARE A LEGGERE SE NON HAI VISTO LA 7×03 E NON VUOI ANTICIPAZIONI

Se la settima stagione continua con questo climax crescente, non oso immaginarmi cosa vivremo in occasione del settimo episodio di Game of Thrones 7! Una puntata tra le migliori che la serie tv HBO ci ha regalato (tra le tante), capace di sconvolgere ogni nostra certezza, ma anche di darci piccole conferme.

L’incontro tra Daenerys e Jon Snow

Dopotutto, essere all’altezza delle attese per questo episodio non era facile: dopo sette stagioni, l’incontro tra Daenerys e Jon Snow è finalmente arrivato! L’incontro, che è stato piuttosto lungo, ha saputo calibrare un certo effetto comico e umoristico con la caratura e l’evoluzione dei personaggi. Effetto comico che si ritrova nel rapporto tra Tyrion e Jon Snow, di nuovo insieme dopo il viaggio insieme alla Barriera: è la fiducia che ognuno ripone nell’altro, nonostante tutto quello che è accaduto, che permette di arrivare a questo incontro e al compromesso finale. Effetto comico che si ritrova nella faccia di Jon quando vede per la prima volta gli immensi draghi di Daenerys. Da incorniciare soprattutto la discussione dai contorni tragicomici tra Jon e Daenerys nella sala del Trono. Daenerys, dall’alto dei suoi mila titoli e del suo iniziale atteggiamento di prevaricazione (invitando più volte Jon a inginocchiarsi a lei), in realtà è ancora molto insicura, deve ancora crescere e si lascia un po’ trasportare dagli eventi e dai consigli altrui.

Jon, invece, insieme a Ser Davos, ha ben chiaro qual è il motivo della loro visita e quello che c’è in gioco: il Re del Nord non ha alcuna intenzione di inginocchiarsi all’ultima Targaryen arrivata a Westeros perché sa che perderebbe l’appoggio del Nord, ma allo stesso tempo non è interessato minimamente al trono di spade, volendo l’aiuto di Dany per un motivo più importante, che è la lotta agli Estranei. Nonostante abbia amato Jon come mai prima d’ora, c’è anche da capire la povera Dany a cui non ne sta andando bene neanche una. E alla fine, si convince a scendere dal piedistallo e a dare a Jon il permesso di estrarre un po’ di Ossidiana.

Non parliamo poi della trollata di Melisandre a Varys: la sacerdotessa rossa, infatti, prima di andarsene, è sicura che sia lei che Varys moriranno a Westeros, lasciando il povero eunuco, forse per la prima volta in vita sua, senza parole.

L’incontro tra Bran e Sansa

Finalmente gli Stark ci danno delle gioie vere. Sansa si sta dimostrando sempre più forte e in grado di gestire Grande Inverno (lo stesso Jon dice a Tyrion che la “sorella” sta incominciando a tirare fuori gli attribuiti, metaforicamente parlando), e il momento in cui ha zittito Ditocorto sulla questione Cersei è stato quasi pari alla soddisfazione di vedere Baelish al muro nella puntata precedente. Insomma, i giorni da avvoltoio sulla spagliera di Sansa, speriamo finiscano a breve e non bene per Petyr.

Tuttavia, l’evento più importante in questo frangente è stato senz’altro l’incontro tra Bran e Sansa, in quanto Meera è riuscita a portare a casa l’erede di casa Stark (Meera riposo stra-meritato). Di sicuro, questa reunion non ha suscitato la stessa enfasi dell’abbraccio tra Sansa e Jon, in gran parte per la reazione un po’ troppo apatica di Bran. Non solo il nuovo Corvo a Tre Occhi non è sembrato molto coinvolto dall’abbraccio della sorella, ma durante la loro prima chiaccherata dopo anni in cui i due non si vedevano, il buon Bran decide di ricordare a Sansa il giorno in cui ha dovuto sposare Ramsay Bolton, con successivo stupro. Bran lo capiamo che non sei più Bran, ma il Corvo a Tre Occhi, che vedi tutto e che per sconfiggere il Re della Notte non si può puntare sull’effetto empatia, perché vuoi essere portatore non solo dell’inverno, ma anche del Mai una Gioia?

La vendetta di Cersei 

L’odio e l’amore che provo per questa donna è incredibile. Una cattiva dalle mille sfacciature perfetta, soprattutto grazie anche all’interpretazione magistrale di Lena Headey. Sempre più sfrontata e folle, ma allo stesso lucida, Cersei in questa puntata sembra veramente essere sull’orlo del Ce ripigliamm’ tutt’ chell che è ‘o nuost”. Euron le porta Ellaria e l’unica figlia rimasta in vita; riesce a procrastinare il matrimonio con Euron a “quando la guerra sarà finita” e continua ad avere il pieno controllo su Jaime (tra l’altro, non si preoccupa neanche più di nascondere l’incesto). Raggire perfettamente un Mark Gatiss in versione banchiere di Braavos (avete immaginato anche voi un cross-over tra Sherlock e Game of Thrones per un momento?) e vince anche il secondo round di battaglia contro Daenerys. Il momento più sadicamente bello? La vendetta a Ellaria Sand: dopo averle ricordato Oberyn, bacia la figlia di Ellaria con lo stesso veleno e le stesse modalità usate dalla Serpe del deserto per uccidere Myrcella, figlia di Cersei. Ellaria sarà quindi costretta a vedere la figlia morire sotto i suoi occhi, impotente e senza via d’uscita.

Il fallimento del piano di Daenerys vs Lannister

Nel frattempo, Dany continua a perdere su tutti i fronti, nonostante inizialmente il piano di Tyrion sembri funzionare alla perfezione: il Folletto, che si è occupato della costruzione delle fogne di casa Lannister, riesce a fare entrare gli Immacolati all’interno e a espugnare la fortezza, uccidendo tutto l’esercito dei Lannister, o meglio, quello presente a Castel Granito. Verme Grigio si rende subito conto che la vittoria è stata troppo facile e gli uomini da sconfiggere troppo pochi: Jaime ha infatti portato le su truppe a sud, ad Alto Giardino, per sconfiggere anche Lady Oleanna (aiutato anche dai Tarly). Gli immacolati si ritrovano ad avere Castel Granito, ma senza riserve alimentari e con Euron Greyjoy in mare che distrugge la flotta con la quale l’esercito di Daenerys è arrivato a Casterly Rock. L’ennesimo effetto sorpresa che non ci aspettavamo: dopotutto, almeno io, ho pensato che la partita si concludesse 1-1 e invece vince 2-0 a mani basse Cersei anche a questo turno.

Jaime

Tutti facciamo il tifo per Jaime. Lo abbiamo odiato forse nelle prime stagioni, ma il suo è un percorso di evoluzione tra i più interessanti e profondi di Game of Thrones e quindi continuamo a sperare nel suo essere diverso dalla sorella. Tuttavia, Jaime è ancora troppo in balia di Cersei: quando lei lo vuole, il suo flebile “no” conta davvero poco, così come arriva a farsi perculare da Euron Greyjoy che gli chiede consigli amorosi da provare con Cersei.

Jaime impara dai suoi errori in campo militare (ecco che ricorda nuovamente Robb Stark, mentre parte The Rains of Castamere e il mio cuore sprofonda), ma è davvero “lento ad apprendere” come gli diceva il padre in campo affettivo: il suo amore per la sorella è talmente forte da oscurarle la gravità degli atti da lei commessi. O forse se ne rende conto, ma non vuole ammetterlo. Che Jaime sia diverso da Cersei si vede nella scelta di somministrare un veleno non agonizzante a Lady Oleanna invece che squartarla viva come suggerito dalla Regina, ma anche in questo caso, Jaime alla fine viene fregato.

La morte di Lady Oleanna

In quest’episodio se ne è poi andato uno dei personaggi più forti e coerenti di tutto Game of Thrones: Lady Oleanna. Unica superstite della famiglia Tyrell, voleva vendicare la morte del figlio e delle nipoti schierandosi con Daenerys, ma Jaime Lannister insieme al suo esercito e ai Tarly sconfigge i pochi soldati rimasti a fianco della vecchia dama di casa Tyrell. In un ultima discussione con Jaime, Lady Oleanna mostra tutta la sua forza di carattere fino all’ultimo secondo: dopo avere invitato Jaime a non seguire più il mostro della sorella, chiede qual è la sua morte. Mentre Cersei avrebbe voluto riservarle una morte atroce, Jaime decide di somministrarle un veleno che non le causerà dolori e sofferenze. Ed è proprio dopo avere bevuto la bevanda che la farà morire senza agonie (e senza troppi rimpianti visto che tutta la sua famiglia è morta) che Lady Oleanna si vendica di Cersei: è stata lei, infatti, a far uccidere Joffrey, regalandogli una morte per avvelanamento molto, ma molto più atroce di quella riservata a lei. Grazie Oleanna, per avere ucciso Joffrey, per averci regalato gioie, per essere stata sempre la più badass. Mancherai.

Infine, non possiamo menzionare il fatto che Ser Jorah, grazie a Samwell, per la prima volta in vita sua, ha avuto una gioia! Adesso, però, guarito è pronto a tornare dalla sua Khaleesi… che la sua Friendzone non abbia davvero mai fine? Questo resta comunque il dubbio più amletico di tutta Westeros.

Vi è piaciuta la puntata 7×03 di Game of Thrones?