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Entics: ascolta il nuovo singolo Siamo noi stessi (testo)

scritto da Alberto Muraro

A poco meno di un anno di distanza dal singolo tormentone Revolucion che ci ha fatto ballare con i suoi ritmi caraibici per tutta la scorsa estate, torna il grande Entics con un pezzo, molto diverso dal suo predecessore, intitolato Siamo noi stessi, che promette di fare faville in classifica e in radio.

Il pezzo di Entics, di cui trovate audio e testo qui sotto, è insieme al singolo Facciamo le 9 uno dei brani che, in linea teorica, dovrebbero essere inclusi nel quarto studio album dell’artista milanese, ad oggi senza titolo né data di pubblicazione ufficiale.

Qui sotto trovate audio anteprima e testo di Siamo noi stessi di Entics: che ne pensate?

Testo

loro non vogliono che
molti di loro non vogliono che
loro non vogliono che
molti di loro non vogliono che
loro non vogliono che
molti di loro non vogliono che

io non ascolto più niente
né musica né la gente
tanto si sente parlare
soltanto di soldi puttane puttane puttane
io non do più confidenza
diffido dalle apparenze
tanto per fare due righe diventano tutti puttane puttane

io non mi fido di te
né mi fido di Dio come Jenny
ne di famiglie a cui baciano Nelly
né di chi fa più domande di Gerry

io non mi fido di te
io non mi fido di te

sono cresciuto tra i ladri coi padri già ladri e tu credi di rubare a me
non lo diresti ma in vita ne ho spenti di questi pagliacci testa su Leclerc
siamo passati da bravi ragazzi a fumarci razzi fiori del male Baudelaire
siamo un po’ troppo distratti passano gli anni
e siamo diversi

siamo noi stessi
siamo noi stessi
siamo noi stessi

siamo noi stessi

loro non vogliono che
molti di loro non vogliono che
loro non vogliono che
molti di loro non vogliono che
loro non vogliono che
molti di loro non vogliono che (siamo noi stessi)

loro non vogliono che
molti di loro non vogliono che
loro non vogliono che
molti di loro non vogliono che
loro non vogliono che
molti di loro non vogliono che (siamo noi stessi)

dammi cartine col filtro perché
devo farne una di ganja Chanel
bruciano offerte ad un Dio che non c’è
questa l’accendo e la dedico a te se
chi non muore si rivede
anche se a volte dipende
chi porta al dito una fede poi
chi non ha risolto niente
tutta la vita sembra un deja vu
e noi l’abbiamo passata quaggiù
tra le panchine le strade le vie
la gioventù finita in un puff
e abbiamo mani sporche di tattoo
dire domani ci sembra taboo
perchè ci fanno sentire un po’ strani
su questi giornali da questa tv
ma siamo noi stessi ci vorrebbero dei mesi
ci vorrebbero processi
per giudicarci
ci vorrebbero due pesi
ci servono due universi
per orientarci
ma siamo persi e non puoi aiutarci
noi siamo a pezzi siamo diversi

loro non vogliono che
molti di loro non vogliono che
loro non vogliono che
molti di loro non vogliono che
loro non vogliono che
molti di loro non vogliono che (siamo noi stessi)

loro non vogliono che
molti di loro non vogliono che
loro non vogliono che
molti di loro non vogliono che
loro non vogliono che
molti di loro non vogliono che (siamo noi stessi)