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Emis Killa: Parigi è il nuovo singolo estratto da Terza stagione! (video, testo e traduzione)

scritto da Laura Valli

Emis Killa è tornato  dopo mesi di annunci con un nuovo singolo, estratto dall’album Terza Stagione, uscito lo scorso 14 ottobre, e subito arrivato in vetta alla classifica di iTunes, preannunciandosi come uno dei tormentoni del prossimo inverno!

Parigi , questo è il titolo del brano, e frutto di un concerto a quatto mani, infatti, il rapper si è avvalso del fondamentale contributo di Neffa: “La collaborazione con Neffa è nata per caso, è un pezzo sul quale punto molto, dalle sfumature pop senza essere pop“, ha rivelato Emis Killa durante un’intervista.

L’artista brianzolo ha deciso di riportare in radio la sua musica per promuovere l’uscita del disco, inoltre, Emis Killa  sarà impegnato in un lungo instore partito da Milano lo scorso 14 ottobre.

Emis Killa tornerà anche con un vero tour, per il quale sono già previste due date in anteprima, il 20 marzo a Milano e il 27 marzo a Roma.

Cosa ne pensate del nuovo video di parigi e del testo scritto da Emis Killa e Neffa?

Ti ricordi dell’anno scorso?
Lo stesso periodo dell’anno
eravamo a Parigi, fuori dal pronto soccorso
giovani e pazzi
la prassi? Fare sesso a più non posso
e poi litigare, vedere rosso, fino a metterci le mani addosso
e adesso che siamo lontani
non sappiamo più nulla dell’altro, come due estranei
e mi fa strano, penso a quando dicevi “rimani”
che tanto il mondo ovunque io sia
cambia il suo volto a seconda di come me lo rendono certe persone”
non sai quanto c’avevi ragione, babe

Volevo solo dirti che la Costa Azzurra senza noi non è un granché,
compare il mare ad ogni curva ma ogni spiaggia sembra vuota senza te.
Si stava meglio quell’inverno a passeggiare ai piedi della Torre Eiffel
e non vorrei morire a Saint Tropez o alle Seychelles
ma sotto il cielo grigio di Parigi con te.

La solitudine è una brutta bestia
persi in una tempesta di sabbia
con il cuore che ci dice “resta” e la testa che ci dice “scappa”
in fondo che cambia?
Andare a Manhattan o in un qualsiasi posto distante
traslocare coi propri problemi e vivere dentro a una gabbia più grande
e adesso che c’è solo gelo, troppe nubi per essere amici
sempre più cupi, sempre più grigi
come il cielo quel giorno a Parigi
Tu hai preferito ascoltare gli amici, ti fidavi di ciò che dicevano
e ora sei bella e col nulla attorno
come un’isola in mezzo all’oceano, adieu.

Volevo solo dirti che la Costa Azzurra senza noi non è un granché,
compare il mare ad ogni curva ma ogni spiaggia sembra vuota senza te.
Si stava meglio quell’inverno a passeggiare ai piedi della Torre Eiffel
e non vorrei morire a Saint Tropez o alle Seychelles
ma sotto il cielo grigio di Parigi con te.

*Je me souviens de toi
davanti agli occhi scorrono le immagini
Comme nous étions une fois
si tratta a volte di equilibri fragili
Des étrangers qu ils s’oublient
già dall’inizio destinati a perderci
Paris adieu pour toujours
per altre strade adesso devo muovermi

Volevo solo dirti che la Costa Azzurra senza noi non è un granché,
compare il mare ad ogni curva ma ogni spiaggia sembra vuota senza te.
Si stava meglio quell’inverno a passeggiare ai piedi della Torre Eiffel
e non vorrei morire a Saint Tropez o alle Seychelles
ma sotto il cielo grigio di Parigi con te.

* (traduzione) Mi ricordo di te
davanti agli occhi scorrono le immagini
Come eravamo una volta
si tratta a volte di equilibri fragili
Gli stranieri che si dimenticano
già dall’inizio destinati a perderci
Parigi  adesso per sempre
per altre strade adesso devo muovermi